C’è molto di Imperia nella quarta edizione della Biennale di Genova 2021, l’esposizione Internazionale d’Arte Contemporanea a cura di Mario Napoli, Flavia Motolese e Andrea Rossetti, che ospita, fino al 3 luglio, presso 45 location diverse, le opere di 210 artisti provenienti da 20 nazioni.
Tra i protagonisti anche i due imperiesi Massimo Gilardi e Ginevra Bellini, che hanno ricevuto, rispettivamente il Premio per la Tecnica e il riconoscimento della Critica.
Biennale Genova 2021: premiati gli artisti imperiesi Massimo Gilardi e Ginevra Bellini
La presentazione dell’edizione 2021 della Biennale di Genova si è svolta al Palazzo del Principe Andrea Doria e culminata con la premiazione dei Vincitori.
“Sono stato insignito vincitore per la Tecnica – racconta a ImperiaPost Massimo Gilardi – sono molto soddisfatto. Sono onorato della decisione della Giuria di avermi inserito nella rosa dei vincitori della 4^Biennale di Genova 2021. Io partecipo come invitato dalla prima edizione, è un evento in continua crescita e attenzione da parte delle maestranze e del pubblico.
La mia opera di quest’anno – continua Gilardi – si intitola “Francine, la primavera” ed è un disegno su carta a matite colorate e pastello dimensioni 100×70 eseguito circa due mesi fa. È una persona particolare che conosco da molto tempo, mi interessa per la sua particolare personalità, un personaggio unico e vero senza maschere. È ciò che mi intriga sempre, la maschera, il rapporto tra l’apparire e l’essere. Ho cercato proprio di far trasparire questa persona così vera e sono molto contento dell’interesse che ho suscitato con la mia opera.
Vi sono anche altri artisti di Imperia presenti con una loro opera nella Biennale – conclude Gilardi – tra cui Carlo Senesi, Maria Paola Amoretti e Guglielmo Mazzia”.
“È andata benissimo – racconta Ginevra Bellini a ImperiaPost – sono stata premiata con il riconoscimento della critica. Io sono esposta a Palazzo Stella con l’opera ‘Menti’, realizzata nel 2021.
Si tratta di un dittico realizzato con semplice corda colorata – continua Ginevra Bellini – che evidenzia in forme minimaliste la dialettica tra la dimensione del corpo e quella spirituale. In blu, l’intrico schematico della razionalità dove l’uomo incasella le conoscenze e struttura le proprie costruzioni di personalità, colmo di vincoli e limitazioni. In rosso l’anima, flusso di energia libera che si espande all’infinito”.