La Corte d’Assise d’Appello di Genova ha confermato la condanna a trent’anni di carcere a carico di Vincenzo Mercurio, 56 anni, ambulante di Ventimiglia, che nel settembre del 2018 uccise a coltellate Giovanni Palumbo, 61 anni, medico legale sanremese. Il delitto avvenne nello studio del medico, in via Fratti a Sanremo.
La seconda perizia psichiatrica ha confermato che Mercuri era in grado di intendere e di volere. Delitto aggravato dalla premeditazione
Il Mercurio si è visto quindi confermare la condanna già emessa in Primo grado, nel marzo dello scorso anno. I giudici dell’Appello hanno infatti ribadito l’aggravante della premeditazione e anche la seconda perizia psichiatrica, disposta dalla Corte genovese e affidata al dottor Marco Vaggi di Genova, ha stabilito, come in precedenza, che l’imputato era in grado di intendere e di volere.
Come è stato ricostruito nei due processi, Vincenzo Mercuri partì in autobus da Ventimiglia per raggiungere Sanremo, già armato di coltello. Quindi si presentò nello studio del dottor Giovanni Palumbo, in via Fratti e lo assassinò, colpendolo ripetutamente, ritenendolo responsabile di non avere redatto una perizia che avrebbe consentito allo stesso Mercuri di ottenere un risarcimento economico a seguito di danni che asseriva di aver subito nel corso di una visita presso un oculista.