23 Novembre 2024 04:01

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23 Novembre 2024 04:01

Imperia: in consiglio approda mozione su procreazione assistita. “Per innalzare limiti di età e migliorare regolamentazione”/Ecco il testo

In breve: Nel consiglio del 30 giugno si discuterà anche la mozione, condivisa da maggioranza e opposizione, sulla procreazione assistita. A presentarla Monica Gatti.

Nel consiglio comunale del prossimo 30 giugno si discuterà anche la mozione, condivisa da maggioranza e opposizione, sulla procreazione assistita. A presentarla il capogruppo della Lega Monica Gatti.

Imperia: in consiglio mozione su procreazione assistita

Ecco il testo della mozione.

Premesso che:

– il mondo è cambiato e l’infertilità di coppia rappresenta un problema di ampie proporzioni. La Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) costituisce una possibilità alla lotta all’infertilità di coppia, e dare ad essa una prospettiva futura per la maternità e la paternità è un obiettivo per il sistema sanitario pubblico;

– in Italia la PMA è stata inserita nei livelli essenziali di assistenza con il DPCM del 12.01.2017. Teoricamente sarebbe quindi possibile ricorrere alla PMA in regime di SSN e quindi al costo del solo ticket, ma sono le singole Regioni a dover intervenire in modo specifico e a stabilirne la disciplina perché manca un decreto che determini le tariffe a carico del Servizio Sanitario Nazionale;

– la Regione Liguria, ad oggi, non si è ancora adeguata a quanto previsto dal suddetto decreto e le condizioni per l’accesso alle tecniche di fecondazione assistita sono risalenti al 2014 (Determina del Direttore Generale dell’Ars – oggi Alisa – n. 11 del 23.01.2014).

Considerato che:

– il Servizio Sanitario Regionale ligure garantisce l’accesso alle tecniche di PMA per le donne fino al compimento di 43 anni e per gli uomini fino al compimento di 55 anni, un limite tra i più bassi in Italia. In alcune regioni (Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Abruzzo, Campania) il limite di età per le donne è meno stringente, di 46 anni; in Veneto addirittura si arriva a 50;

– in Liguria i centri dedicati convenzionati sono solo cinque, due dei quali nel capoluogo ligure e le statistiche registrano soprattutto aumenti di domanda di PMA omologa ed eterologa ;

– in un periodo di emergenza sanitaria, sociale ed economica come quello che stiamo vivendo, tale limite può ledere il diritto di accesso alle più sopra indicate cure, in quanto il passare del tempo comporta, inevitabilmente, per molte coppie il superamento dei limiti di età per accedere ai trattamenti gratuiti, e quindi sottoporle al sostenimento di costi molto spesso inaffrontabili.

Impegna

il Sindaco e la Giunta Comunale ad attivarsi presso la Regione Liguria affinché quest’ultima provveda in argomento al fine di una migliore regolamentazione della procedura di accesso al beneficio, sia in termini di condizioni di accessibilità, che di innalzamento dei limiti di età, che di fondi disponibili.

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