La minoranza consiliare, a Imperia, si appella al garantismo sul caso del consigliere comunale di maggioranza Giuseppe Falbo, indagato, insieme all’intero cda Seris, nell’ambito di un’inchiesta sull’affidamento dell’appalto per le pulizie. Una vicenda molto discussa, anche in consiglio comunale.
Imperia: inchiesta appalto pulizie Seris, la parola all’oppposizione
Davide La Monica (Cambiamo con Toti)
“Sono convintamente garantista, pertanto non ritengo opportuno commentare gli avvisi di garanzia nei confronti di Falbo e dei membri del Cda di Seris. La presunzione di innocenza è un principio fondamentale che deve essere difeso e tutelato in ogni occasione. Ciò detto, la contestazione di incompatibilità a Falbo, a nostro avviso, si era resa necessaria in ragione del ruolo istituzionale che lo stesso ricopre e dell’avvenuta aggiudicazione dell’appalto per le pulizie degli stabili comunali ad una ditbta di cui lo stesso è titolare”.
Guido Abbo e Edoardo Verda (Imperia al Centro)
“Vogliamo chiarire che non abbiamo nulla contro Falbo, a cui facciamo anzi le condoglianze per la grave perdita che ha subito nei giorni scorsi. Non commentiamo gli atti giudiziari, la magistratura farà il suo lavoro. Abbiamo già precisato la posizione di IAC, che è di critica all’Amministrazione: sotto il profilo politico ed etico è inaccettabile che un consigliere comunale partecipi e vinca un bando per il Comune di cui è amministratore; la gestione della cosa pubblica deve essere trasparente, non ci devono essere contaminazioni fra interessi privati e pubblici”.
Maria Nella Ponte (Movimento Cinque Stelle)
“È un bene che la Procura della Repubblica faccia luce sulle dinamiche che hanno portato all’affidamento dell’appalto, una situazione inverosimile per molti aspetti, che Sindaco e maggioranza hanno blindato in Consiglio Comunale in relazione alla incompatibilità sollevata da tutta la minoranza. Basterà a dissipare il clima che da tempo si respira a Imperia?”.