22 Novembre 2024 23:59

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22 Novembre 2024 23:59

Imperia: a Oneglia manifestanti in piazza per il DDL Zan. “Questa legge è contro i reati d’odio, perchè volete odiare i nostri figli?” / Foto e video

In breve: Presenti circa un centinaio di persone che, con bandiere arcobaleno, striscioni e cartelloni, hanno chiesto a gran voce la tutela delle categorie a rischio di atti di discriminazione, odio e violenza.

Si è svolta oggi pomeriggio, in Largo Terrizzano, a Imperia, la manifestazione, organizzata dai Giovani Democratici, in favore del DDL Zan, il disegno di legge contro omotransfobia, misoginia e abilismo proposto dal deputato Alessandro Zan.

Presenti circa un centinaio di persone che, con bandiere arcobaleno, striscioni e cartelloni, hanno chiesto a gran voce la tutela delle categorie a rischio di atti di discriminazione, odio e violenza.

Alla manifestazione hanno aderito diverse realtà, politiche e non, come Sinistra Italiana, Partito Democratico, Partito Socialista, Imperia al Centro, Imperia di Tutti Imperia per Tutti, Arcigay Imperia, AGEDO, CGIL, Amnesty International, Non una di meno.

Imperia: manifestazione per sostenere DDL Zan

Fiorenzo Gimelli, presidente Agedo

“Io direi che gli intoppi alla legge DDL Zan non sono burocratici, ma politici. Il DDL Zan nel 2020 è stata l’unica legge di iniziativa parlamentare approvata dalla Camera. Il DDL Zan nasce da iniziative precedenti, la prima risale al 1995, proposta dall’allora deputato Nichi Vendola. Se questa legge viene ora modificata torna alla Camera e viene messa su un binario morto perchè c’è il semestre bianco e molte altre questioni.

Molte delle obiezioni che vengono fatte sono capziose, sottili e prive di fondamento. Questa non è una legge che aumenta i diritti, ma è una legge contro i reati d’odio. Sono cose completamente diverse. Estende la legge Mancino che normalmente si applica ai reati che si commettono per motivi di etnia, popolazione, religione e viene estesa anche ai reati che si compiono per l’orientamento sessuale, all’identità di genere, alla misoginia e all’abilismo (colpiti perchè disabili). Vogliamo rovesciare la questione. Perchè odiate i nostri figli e volete avere la libertà di odiare i nostri figli? 

La norma è chiara, non è vero che è una norma confusa. Chi non è d’accordo deve dire perché non è d’accordo. C’è chi dice non ci vorrebbe il reato penale ma bisognerebbe fare informazione, ma se diciamo di parlarne nelle scuole ci dicono che vogliamo fare indottrinamento. Chiediamo che la legge passi velocemente.

I ragazzi non vogliono più vivere nelle catacombe, ma vivere alla luce del sole. Questa società è piena di stereotipi e cattive idee. Pensano che sia un vizio. Invece queste persone rischiano tutti i giorni conseguenze. Questo non è assolutamente tollerabile.

L’orientamento omosessuale è una delle varianti naturali dell’orientamento sessuale. Il 90% delle persone è etero, il 5/10% è omo. Nessuno sa perchè si è etero o omo, è una caratteristica intrinseca. Lo stesso per l’identità di genere. Le persone transgener non scelgono di diventare uomo o donna, ma lo sono. Quello che comanda è il cervello”.

Joele Corigliano, Giovani Democratici

“Il DDL Zan è un provvedimento che va a tutelare la comunità LGBT+, le donne e le persone affette da disabilità. Va a estendere le tutele già previste dalla legge Mancino e che lotta contro ogni discriminazione e ogni violenza verso queste comunità e persone.

Perchè siamo qui oggi? Perchè riteniamo sia un’urgenza. In un paese normale non dovrebbe esserci bisogno di una legge come questa, ma in Italia ce n’è bisogno. Soprattutto perchè in una piazza come questa, un mese fa, c’erano le Sentinelle in Piedi che combattevano contro il DDL Zan, e oggi simbolicamente ci siamo noi per ribadire l’importanza di questo DDL”.

Fulvio Fellegara, CGIL

“La CGIL è un sindacato confederale che ha un’idea di società. Se c’è democrazia in società può esserci democrazia anche sul posto di lavoro. Di conseguenza lavorare per una società più equa per noi è importante. Il DDL Zan va in questa direzione. È importante essere presenti in questa occasione, voglio citare il nostro Di Vittorio che, alla fine degli anni 40, fuori da una fabbrica di Torino, disse che gli operai vanno difesi anche fuori dalle fabbriche. Una frase che dice tutto e che spiega come i diritti di cittadinanza, come si viene accettati all’interno della società sono parte integrante di come si è anche lavoratori. Si è cittadini – lavoratori. Eliminare le discriminazioni è importante per tutti. Per questo siamo qua e sosteniamo il DDL Zan”.

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