Consigliera Ponte,degna rappresentate del partito di Grillo che in questi giorni sta dando un bellissimo spettacolo a tutti gli italiani, capisco che le possa aver dato fastidio che nel mio comunicato stigmatizzassi il suo modo di fare opposizione bieco e sterile ma non posso che ribadirlo: lei non partecipa ai lavori delle commissioni, non si interessa minimamente dei problemi della città e poi non trova di meglio che fare ostruzionismo, tanto per chiamarlo col proprio nome, in consiglio comunale”.
Queste le parole del presidente del Consiglio Comunale di Imperia, Pino Camiolo, in risposta alle dichiarazioni del consigliere del Movimento 5 Stelle, Maria Nella Ponte, a seguito di quanto avvenuto nel consiglio comunale di mercoledì 30 giugno, quando il sindaco Claudio Scajola ha cacciato dall’aula i carabinieri intervenuti su segnalazione della consigliera stessa.
Imperia: Carabinieri cacciati da Consiglio comunale, Pino Camiolo risponde a Maria Nella Ponte
“Si stava parlando di problemi importanti quali la Tari , il parco di Castelvecchio o la mozione sulla procreazione assistita della consigliera Gatti ma a lei che importa.?
A lei importa solo avere un suo palcoscenico che non può ottenere diversamente non studiando le pratiche e quindi non conoscendole.
Lei mi ha chiesto di far mettere le mascherine a tutti e io le ho risposto che in base al parere del nostro addetto alla sicurezza che è persona seria, affidabile e preparata, a differenza sua, non erano necessarie perché ci sono le paratie in plexiglass, l’ampia metratura della sala e il sistema di areazione.
A quel punto lei, che se ne intende, ha fatto la mariomerolata uscendo dall’aula urlando invettive contro la maggioranza.
A quel punto per me la questione era terminata perché io devo condurre un consiglio comunale e non sono tenuto a stare dietro agli show mediatici che la consigliera Ponte fa nei corridoi del palazzo comunale.
Quando i carabinieri sono entrati nell’aula , cosa che non potevano fare, ma questo la consigliera Ponte non lo sa, tanto è vero che mentre si avvicinavano al sindaco lei non trovava di meglio che urlare “li ho chiamati io, li ho chiamati io”, dicevo quando i carabinieri sono entrati nell’aula si sono diretti verso il sindaco che, probabilmente conoscevano e non verso il sottoscritto e il sindaco gli ha fatto presente che non potevano entrare nell’aula consigliare; io non avrei potuto fare altro che ribadire quanto affermato dal sindaco.
Aggiungo che io mi sono accorto della presenza dei carabinieri quando erano a pochi metri dalla mia postazione in quanto stava terminando l’intervento un consigliere e io controllavo il monitor per controllare se ci fossero altre richieste di intervento.
Termino esortando la consigliera Ponte a comprendere che ormai anche molti consiglieri di opposizione non né possono più del suo modo ostruzionistico e bieco di far politica, come dimostrano molti comunicati di forze di minoranza che stigmatizzano il suo comportamento.
Ribadisco, ancora una volta, il mio massimo rispetto per l’arma dei carabinieri al di là del fatto specifico, rispetto. che so essere condiviso dal sindaco e da tutta l’amministrazione comunale”.