“In quei giorni sono stato vittima di offese e di diffamazioni di ogni tipo, in un Comune piccolo come il nostro pesano come macigni. Alla fine per fortuna ha trionfato la giustizia”. Lo afferma Salvatore Russo, 36 anni, residente a Dolcedo, multato lo scorso marzo 2020 dalla Polizia Municipale di Dolcedo per aver violato il decreto del Consiglio dei Ministri per il contenimento del Coronavirus.
Russo aveva presentato ricorso e adesso, a più di un anno di distanza, è arrivata la sentenza del Giudice di Pace di Imperia che lo accoglie e annulla la sanzione comminata.
Covid: multato per aver violato lockdown a marzo 2020, fa ricorso e Giudice di Pace annulla il provvedimento
I fatti risalgono al 28 marzo 2020, quando Salvatore Russo, fu fermato dalla polizia municipale lungo la strada che collega il piccolo comune della Val Prino a Caramagna, nell’ambito dei controlli per il rispetto delle norme in materia di contenimento del Coronavirus in vigore in quel periodo.
Gli agenti contestarono a Russo, in tuta e scarpe da ginnastica, la violazione delle disposizioni che prevedevano anche il divieto di fare attività sportiva lontano dalla propria abitazione. Il 36enne spiegò di trovarsi in stato di necessità dovuto a motivi di salute, perchè, in quanto diabetico di tipo 2, si stava recando a Imperia per comprare latte a basso contenuto glicemico, indicando le motivazioni sull’autocertificazione, ma questo non servì ad evitare la sanzione amministrativa di 400 euro.
Il ricorso presentato da Russo è stato recentemente accolto dal Giudice di Pace di Imperia che ha annullato il provvedimento motivando che “l’opponente ha prodotto il modello di autocertificazione, previsto dalla normativa emergenziale Covid 19, nel quale aveva attestato che, essendo diabetico di tipo 2, stava andando ad acquistare latte a basso contenuto glicemico, nonché l’attestazione ASL Regionale dello stato diabetico: in tal modo, l’opponente ha dedotto fatti specifici incidenti sull’esclusione della sua responsabilità relativamente alla commissione dell’illecito, mentre l’Amministrazione, per entrambe le dedotte circostanze, non è stata in grado di fornire la prova adeguata della fondatezza della sua pretesa, non avendo provato che l’opponente abbia autocertificato una circostanza falsa e che lo stesso non sia diabetico. Ne consegue che l’opposizione deve essere accolta non essendovi prove sufficienti della responsabilità dell’opponente; per l’effetto, il provvedimento impugnato va annullato”.