23 Dicembre 2024 04:38

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Squalo bianco a Imperia? Una bufala. Parla il biologo: “È uno squalo mako, comune nel Mediterraneo”. Ecco il video dell’avvistamento

In breve: Fulvio Garibaldi, biologo marino,  ricercatore presso l’Università di Genova.

“Non era uno squalo bianco, ma uno squalo Mako, di circa 3.5-4 metri, una specie comune nel Mediterraneo, quello avvistato al largo delle coste imperiesi”. Così Fulvio Garibaldi, biologo marino,  ricercatore presso l’Università di Genova (Dipartimento di scienze della Terra, dell’Ambiente e della Vita), tra i principali esperti in Liguria, contattato da ImperiaPost per fare chiarezza sul presunto avvistamento di uno squalo bianco, nei giorni scorsi, da parte di alcuni pescatori. 

Garibaldi ha visionato il video e le foto dello squalo, così come accade ogni qualvolta, nelle acque liguri, si verifica un avvistamento degno di interesse.

Imperia: squalo Mako avvistato al largo delle coste imperiesi

“Lo squalo Mako – spiega Garibaldi – Può arrivare sino a 4 metri, circa, di lunghezza. L’esemplare avvistato, come detto, non è uno squalo bianco e lo si evince chiaramente dalle pinne e dal muso. Le pinne, infatti, sono sottili, a differenza di quelle dello squalo bianco, molto più spesse, e il muso è allungato, mentre quello dello squalo bianco è più arrotondato.

Lo squalo Mako è una specie protetta e non è una brutta notizia che venga avvistato nel Mediterraneo. Gli squali, infatti, sono in declino in tutti i mari del mondo e il fatto che vengano avvistati nel Mediterraneo significa che i nostri mari stanno un pochino meglio.

Capita, purtroppo, che vengano catturati piccoli esemplari di squalo Mako, anche perché quelli più grandi si liberano da soli. Nel caso in esame si è avventato contro la carcassa di un pesce spada. E’ difficile che lo squalo Mako attacchi animali morti, ma evidentemente, in quanto il pescatore stava salpando il pesce spada, lo squalo deve averlo scambiato per un animale vivo e lo ha attaccato. Anche perché, diciamo così, tra squalo Mako e pesce spada non corre buon sangue”.

Squalo Mako pericoloso per l’uomo?

“In mare non ci sono confini – prosegue Garibaldi – Il record di cattura, vicino allo costa, è di 300 metri. Gli attacchi all’uomo, però sono molto rari, a differenza, ad esempio, di squalo bianco e squalo tigre. Detto questo, come dico sempre ai miei studenti, ci sono molte più probabilità di essere investiti attraversando l’Aurelia che di essere attaccati da uno squalo mentre si fa il bagno”.

Gli squali bianchi nel Mediterraneo

“Gli avvistamenti sono molto rari – dichiara Garibaldi – Ne è stato pescato un esemplare al largo della Corsica, nel 2012. Un giovane, di circa 1 metro e 18 cm. Per quanto riguarda gli attacchi, nel 1926, a Varazze, se ne registrò uno mortale, così come nel 1989, nel Golfo di Baratti. Al Museo Naturale di Genova è conservato uno squalo bianco pescato a inizio ‘900 a Camogli, una femmina di 5 metri. L’ultimo avvistamento di cui si ha notizia è del luglio del 1991. Attaccò una canoa, senza conseguenze gravi, nella zona di Portofino”.

L’avvistamento dello Squalo Mako

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