Si è tenuto questa mattina in via XX Settembre, a Porto Maurizio, il banchetto di raccolta firme di Sinistra Italiana a sostegno della legge di iniziativa popolare “Next generation Tax” e del referendum abrogativo a favore dell’eutanasia legale.
La “Next generation tax” proposta da Sinistra Italiana abolisce le patrimoniali esistenti (es. IMU) e le sostituisce con un’unica patrimoniale. A ciascuno sarà chiesto di fare la somma del valore catastale e non di mercato di tutto ciò che si possiede e su questo applicare un’aliquota progressiva, con una franchigia di 500.000 euro.
Da 500.000 euro a 1 milione si pagherà quindi lo 0,2%, lo 0,5% tra 1 e 5 milioni; 1% tra 5 e 10 milioni;1,5% tra 10 e 50 milioni;2% oltre i 50 milioni.
Secondo Sinistra Italiana, saranno quindi premiati i lavoratori e il ceto medio che pagheranno meno tasse. Verseranno più di ora i cittadini super ricchi, circa il 5% della popolazione italiana.
Con questa proposta di legge Sinistra Italiana prevede di incassare circa 10 miliardi di euro aggiuntivi rispetto alla situazione attuale e stabilisce di vincolare il loro utilizzo a vantaggio delle giovani generazioni.
Sinistra Italiana propone di rendere gli asili nido pubblici gratuiti, rendere gratuito e accessibile a tutti l’intero ciclo della formazione, libri di testo gratuiti e trasporto pubblico locale gratuito per i pendolari.
Carla Nattero
“La Next generation Tax è una iniziativa popolare che introduce nel nostro paese una piccola patrimoniale. Vuole togliere le patrimoniali esistenti e sostituire un’imposta progressiva.
Molto bassa per le fasce di reddito basse, una franchigia sino a 500 mila euro di reddito. Che poi mano a mano sale in maniera significativa dopo i 10 milioni di reddito annuo singolo.
È una proposta di legge che vuole introdurre più giustizia in un paese che negli ultimi anni ha visto aumentare la disuguaglianza fra le classi sociali.
Questa legge è una legge di cui nessuno deve avere paura. Fa pagare di meno il ceto medio e fa pagare di più il 5% di super ricchi che sono nella nostra società.
Dai calcoli che abbiamo fatto, applicare questa legge significa solo applicare più giustizia nel nostro paese e avere un introito annuale di circa 10 miliardi di euro in più. Noi proponiamo, nel testo della legge stessa, di utilizzare queste 10 miliardi di euro annuali per le giovani generazioni.
È una legge che guarda al futuro delle giovani generazioni. Proponiamo che l’intero ciclo di formazione, dall’asilo nido alla università diventi gratuito per tutti i giovani.
Dando una prospettiva di futuro ai nostri giovani. Ricordo che in Italia abbiamo la percentuale di giovani laureati minore che nel resto dell’Europa. Dando prospettiva ai nostri giovani ma anche facendo nel complesso crescere la nostra società”.
Perchè si raccolgono le firme? “Perchè noi proponiamo una legge di iniziativa popolare, quindi da oggi , sino alla fine di ottobre in tutta la città e in tutta la provincia ci saranno banchetti per raccogliere queste firme.
Noi vogliamo appoggiare questa legge con la dimostrazione di un consenso popolare. Di questo tipo di tassazione, che introduce elementi di giustizia, i cittadini non devono avere paura.
Basta che la conoscano e capiscano che tutti coloro che hanno un reddito medio/medio alto, non devono avere nulla da patire da questa legge.
Colpisce un po’ di più, chiede un piccolo sacrificio a chi invece ha dei redditi talmente alti che può permetterselo.
Sul nostro sito (ngtax.it) c’è un calcolometro, ciascun cittadino se vuole mettere il suo reddito, può vedere quanto pagherebbe con la nostra proposta di legge, confrontandolo con quello che paga attualmente.
La stragrande maggioranza di noi avrà un risparmio. Il maggior costo sarà addossato su quelle fasce di reddito molto alto che hanno avuto grandi introiti in questi anni”.
C’è anche il referendum abrogativo per eutanasia legale. In cosa consiste?
“Abrogando alcune parti di un articolo di legge, si rende l’eutanasia legale. Riteniamo che sia una battaglia di civiltà.
Ogni uomo o donna, nel momento in cui non ha più nessuna prospettiva di vita e l’unica è la sofferenza, debba avere la libertà di decidere di porre fine ai suoi giorni per non soffrire più inutilmente.
È una scelta libera, di ciascun individuo che lo può fare quando è nel pieno delle sue facoltà mentali. È un elemento di libertà che noi pensiamo sia giusto.
Una società è migliore, quando migliora la libertà di tutte le persone. Dalla nascita sino all’ultimo atto della propria vita.
C’è un numero minimo di firme da raccogliere?
“Si, 500. Questa raccolta è nata da un po’ di tempo e la proporremmo insieme alla nostra raccolta in questi banchetti. Ne faremo un altro sabato in via San Giovanni a Imperia”.