Americo Pilati dopo oltre 20 anni alla guida di Federalberghi Liguria, il comparto degli albergatori della Confcommercio, è ora stato acclamato quale presidente onorario regionale della categoria. Ai microfoni di ImperiaPost Tv, Pilati commenta la sua nomina e racconta un po’ della sua storia di 60 anni di albergatore, in gran parte legata al presidente provinciale di Confcommercio Enrico Lupi. Americo Pilati traccia anche un bilancio della stagione in corso e azzarda qualche previsione.
Spiega Pilati: “L’accoglienza alberghiera si è evoluta. 60 anni fa era festa grande per il cosiddetto piatto freddo, fatto con prosciutto salame e formaggio; ora se lo fai te lo tirano in faccia. Le camere erano senza bagno, ma i turisti venivano lo stesso, rotolavano giù. Poi negli anni Ottanta sono cominciate a cambiare le cose e si è fatto tutto più difficile e con il covid ancora di più. Con la ripartenza sappiamo che il turismo cambierà ancora. Spazi più larghi in sala, in camera, in piscina e in spiaggia, pulizia più che mai. Una nuova battaglia ma siamo pronti. Io sono pronto”.
“Enrico Lupi è la persona che mi ha aiutato e sostenuto, facendomi crescere all’interno della Confcommercio. E’ una bella squadra”
Sulla sua nomina a presidente onorario di Federalberghi Liguria, Pilati dice: “La presidenza onoraria è stata una grande soddisfazione e mi hanno anche regalato una bella targa che non mi aspettavo, perché io sono un semplice. Sarò a Genova e a Roma quando servirà; io non lascio Federalberghi e resto presidente di Diano Marina. La passione è questa. È un mio hobby, un po’ difficile, ma cerco di dare il meglio delle mie conoscenze, perché credo che ce nei sia bisogno”.
Prosegue Pilati: “Enrico Lupi. forse più giovane di me, è la persona che mi ha fatto crescere in Associazione. Io sono entrato in Confcommercio 40 anni fa e lui era già scafato. È stata la persona che mi ha sempre aiutato e sostenuto, anche con discussioni, perché i caratteri sono diversi. Però vogliamo bene a Confcommercio, io anche a Federalberghi, lui meno. Scherzo naturalmente. È una bella squadra e gli albergatori hanno bisogno di sostegno e dobbiamo essere sul pezzo sempre per passione e per dovere. Io sono a disposizione, a cominciare dai miei dipendenti e anche per gli amici”.
“Giugno non facile, buone le prenotazioni di agosto, puntiamo su settembre e ottobre. Tanti svizzeri, ma spariti francesi, inglesi e russi. Italiani senza soldi”
Pilati conclude con un’analisi della stagione turistica in corso e spiega: “Abbiamo aperto con grande entusiasmo a maggio e con grandi aspettative create anche dai nostri politici, che parlavano di una stagione meravigliosa e della voglia di ripartire di tutti. Giugno non è stato facile. Sono spariti i francesi, non ci sono inglesi, i russi non vengono e l’italiano purtroppo non ha soldi. Giugno abbiamo fatto un 35 percento meno del 2019, perché mi baso su quello, in quanto sul 2020 sarebbe troppo facile vincere. Ora ci stiamo riprendendo, ma mancano sempre francesi e inglesi. Tantissimi svizzeri. Agosto siamo sul 60-65 percento delle prenotazioni e noi speriamo tanto in settembre e ottobre, anche per recuperare il giugno debole. Stiamo facendo i muscoli dopo un anno e mezzo di molla, perché il risorgimento del turismo dicono tutti che sarà nel 2022, anche se ci credo poco, con nuovi clienti e nuove esigenze. Noi siamo pronti, perché siamo albergatori e perché abbiamo l’impegno di lavorare bene e aprire gli alberghi. La città è turistica perché ci sono alberghi. Bisogna aiutare gli albergatori, perché senza alberghi la nostra Liguria non sarebbe più turistica”.