Fra i tanti stand di MercatoRetrò in Calata Anselmi c’è anche quello che riunisce le squadre imperiesi di Protezione Civile della SS. Trinità e del Comune. Una sinergia avviata con successo da qualche tempo, soprattutto attraverso la Squadra Nautica che accomuna entrambe le realtà, ma non solo.
In occasione dell’evento imperiese dedicato ai veicoli d’epoca e al vintage, la Protezione Civile SS. Trinità raccoglie fondi per l’acquisto di un defibrillatore e promuove la campagna per la lotta alla Vespa Velutina, il pericoloso calabrone asiatico che distrugge gli alveari ed è pericoloso anche per l’uomo. Le squadre specializzate che contrastano al Velutina sono coordinate dal Parco delle Alpi Liguri.
La Protezione Civile Trinità impegnata nella lotta alla Vespa Velutina, pericolosa per l’uomo e per le api
Spiega Luigi Lampugnani del Direttivo della Protezione Civile Santissima Trinità: “La Vespa Velutina è un imenottero alieno e invasivo. Alieno in quanto proveniente dall’estero, giunta anni fa dalla Cina e invasivo, che distrugge gli alveari, uccidendo le api, fondamentali per la nostra vita. Gli apicoltori sono disperati in quanto le api sono già duramente colpite dai danni ambientali provocati dall’uomo e questo problema non fa che peggiorare la situazione. Sono vespe molto aggressive, perché mentre le nostre vespe non attaccano in sciame, mentre queste si, tanto è vero che in Francia alcune persone sono decedute e molte da noi sono state colte da choc anafilattico. Inoltre non solo pungono, ma spruzzano anche il veleno e quindi questo risulta pericoloso per gli occhi o anche in caso di ferite aperte sul corpo. Come fare? E’ necessario chiamare squadre specializzate e attrezzate come la nostra, oppure rivolgersi ai Vigili del fuoco, che sanno chi contattare sul territorio.
Abbiamo apposite attrezzature, come scafandro di protezione e bombole. Un altro problema è che in Cina le api si sanno difendere e c’è anche il falco pecchiaiolo che si nutre delle larve di Velutina, mentre qui da noi le nostre api non sono ancora abituate a difendersi e il falco pecchiaiolo non le ha nella sua catena alimentare. Inoltre le Velutine sono abituate a far nascere più regine e ognuna crea nuove colonie, con una diffusione esponenziale sul territorio. Viaggiano in una raggio di circa 500 metri dal loro nido ed è importante segnalarne la presenza”.