L’ultimo atto del processo per la morte della studentessa imperiese Martina Rossi non si terrà il 22 luglio in Cassazione. L’udienza, infatti, è stata cancellata e rinviata a data da destinarsi, probabilmente all’ultima sessione estiva, nel mese di agosto. Torna dunque ad aleggiare sull’esito del processo l’incubo prescrizione, che scatterà a ottobre.
Morte Martina Rossi: slitta udienza Cassazione
L’annullamento dell’udienza del 22 luglio in Cassazione è stato disposto per via del ritardo con cui è pervenuto il ricorso presentato dai legali di uno dei due imputati, Alessandro Albertoni. Depositato, a sorpresa, presso il Tribunale di Perugia (procedura singolare, ma consentitadall’ordinamento giuridico italiano secondo cui è possibile impugnare una sentenza in qualsiasi Tribunale italiano) gli atti sono stati trasmessi, prima a Firenze, in quanto sede di pronuncia della sentenza di Appello, e successivamente a Roma, con oltre due settimane di ritardo.
Da qui l’annullamento dell’udienza del 22 luglio che era stata fissata dopo il ricorso presentato, a Firenze, dai legali dell’altro imputato, Luca Vanneschi.
Il 28 aprile scorso, lo ricordiamo, la Corte d’Appello di Firenze aveva condannato a treanni di carcere i due imputati con l’accusa di tentata violenza sessuale, ovvero la versione da sempre sostenuta da papà Bruno e mamma Franca, i genitori di Martina. La studentessa imperiese sarebbe caduta dal sesto piano dell’hotel Sant’Ana di Palma de Maiorca nel tentativo di sfuggire a un tentativo di stupro da parte dei due giovani aretini.