15 Novembre 2024 12:14

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15 Novembre 2024 12:14

Proteste a Cuba: solidarietà di Rifondazione Comunista Imperia al popolo cubano. “No al golpe nordamericano, sì all’autodeterminazione dei popoli”

In breve: La federazione provinciale del partito della Rifondazione Comunista esprime vicinanza e solidarietà al popolo cubano.

In queste ore, a L’Avana, Cuba, decine di migliaia di cubani stanno protestando per “riaffermare la Rivoluzione” e denunciare la persistenza dell’embargo economico finanziario e delle sanzioni unilaterali imposte dagli Stati Unit.

Di fronte a questi fatti, la federazione provinciale del partito della Rifondazione Comunista nell’esprimere vicinanza e solidarietà al popolo cubano e ai valori della Rivoluzione socialista del 1959, intende fare alcune considerazioni.

Cuba: solidarietà di Rifondazione Comunista Imperia al popolo cubano

“Innanzitutto denunciamo il criminale blocco statunitense che da oltre 60 anni affligge il popolo cubano , blocco che vola i diritti umani e per la cui revoca hanno votato all’ONU il 23 giugno scorso ben 189 Stati con la sola e consueta opposizione di Stati Uniti e Israele.

Le norme antiCuba dell’Embargo statunitense vietano a ditte nordamericane di vendere a Cuba qualunque tipo di prodotto dai generi alimentari a presisi sanitari a tecnologia e scoraggia anche gli altri Paesi Occidentali dal fare altrettanto pena l’esclusione dal commercio con gli USA ; ciò ovviamente determina scarsità ed estrema difficoltà di reperimento di tali prodotti e un significativo aumento del prezzo di acquisto.

L’azzeramento delle presenze turistiche sull’isola dall’inizio della Pandemia da Covid19 , oramai perdurante da quasi 1 anno e mezzo, ha fatto sì che venisse meno la più importante risorsa economica. Nonostante le difficoltà, tale Pandemia è stata affrontata dal governo cubano con grande responsabilità: norme di distanziamento fisico, mascherine , tracciamento , tamponamento e quarantena , campagna di vaccinazione con un proprio vaccino ( Soberana ) in corso da mesi a cominciare dalle fasce più a rischio della popolazione. Infatti i decessi fino ad ora sono meno di 1500 in una popolazione che è poco meno di un quinto di quella in Italia dove i decessi sono stati più di 125 mila.

Le ristrettezze economiche subite in questo anno e mezzo dal popolo cubano sono di gran lunga inferiori a quelle subite dall’intero sud del mondo e non sono poi così tanto diverse da quelle che possiamo vedere anche nei paesi a più alto benessere dove si è assistito a chiusure di tantissime attività commerciali, licenziamenti e cassa integrati dopo lo sblocco dei licenziamenti , oltre 7 milioni di italiani in condizioni di povertà estrema , ecc. Europa e USA stanno intervenendo con ingenti iniezioni di denaro pubblico anche a fondo perduto; ma Cuba non ha il diritto di stampare moneta e neppure sta usufruendo di prestiti agevolati.

Ovviamente si comprende il malcontento della popolazione cubana e nessuno discute sul fatto che tale malcontento possa sfociare in una protesta; ma contestiamo fermamente la violenza , il saccheggio proprio di negozi , supermercati , edifici pubblici da parte di una piccola minoranza di cosiddetti manifestanti e contestiamo le parole d’ordine , gli slogan che vengono diffusi in un modo talmente sistematico quanto sospetto: si chiede la fine della dittatura e l’intervento militare degli USA. E’ ormai noto da documenti desecretati il cospicuo finanziamento di alcuni gruppi di “dissidenti “ cubani nell’isola o a Miami con milioni di dollari. Ma come mai nessuno di questi “manifestanti” chiede la fine dell’Embargo economico, l’invio solidale e gratuito di generi alimentari e farmaci come normalmente fa la Comunità internazionale nei confronti di qualche popolazione africana oppure ancora la concessione di prestiti a tassi agevolati ?

Ebbene la risposta sta nel fatto che l’obiettivo di questi facinorosi non è il benessere della popolazione ma il tentativo reiterato in tutti questi decenni di destabilizzare il governo cubano e favorire il ritorno degli USA come ai tempi del vero dittatore Fulgencio Batista rifugiatosi proprio nel Paese Nordamericano all’indomani del trionfo della Rivoluzione cubana .

Noi crediamo che debba essere il governo cubano, legittimamente eletto , ad esercitare ogni pressione presso la Comunità internazionale perché cessi l’embargo nordamericano ; deve essere il governo cubano nel rispetto della Costituzione cubana votata da oltre il 90 % dei cittadini e nel confronto continuo con i comitati di cittadini e lavoratori , a trovare una soluzione condivisa a questa crisi che , ripetiamo , NON deve passare attraverso l’ingerenza di uno Stato straniero tanto meno degli USA .

Chiediamo all’Italia e all’Europa che giustamente non si sono allineati a Israele e Stati Uniti in sede di votazione ONU ad assumere una ferma presa di posizione a livello internazionale contro l’embargo , l’odioso Bloqueo contro Cuba .

Lunedì 19 luglio dalle 15.30 alla 18 presso la Casa del Popolo in via del Collegio 3 a Imperia , inizierà la raccolta di farmaci e materiale sanitario da inviare a Cuba. Nei giorni successivi contattare il numero 3391556301 per la raccolta che terminerà a fine luglio.

Viva Cuba Libre No al Bloqueo. No al golpe nordamericano. Sì all’autodeterminazione dei popoli”.

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