Torniamo ad occuparci dello scarico a mare del depuratore che, a causa di un tubo danneggiato, sta rilasciando acqua, in teoria depurata, alla foce del torrente Impero. Oggi infatti l’acqua sgorgava più intensamente che mai, tanto da attirare numerosi pesci, pronti a nutrirsi. Di cosa, preferiamo non approfondire.
Intanto, l’acqua che abbiamo raccolto dallo scarico una decina di giorni fa e conservato in una bottiglietta, a fianco di quella con acqua presa dal rubinetto, ha assunto un intenso colore giallo e si sono anche formati sedimenti filamentosi di colore scuro.
Oggi una marea di pesci banchettavano dallo scarico del depuratore alla foce dell’Impero
Dopo il nostro servizio di dieci giorni fa, il sindaco di Imperia Claudio Scajola aveva inviato una seconda diffida a Rivieracqua in merito alla conduzione del depuratore e la società pubblica aveva replicato sostenendo che “il depuratore opera al pieno delle sue potenzialità“.
Nel vedere ciò che oggi fuoriesce dal tubo (che lo ricordiamo dovrebbe scaricare a 1.5 km al largo e a 30 metri di profondità) e le condizioni del nostro “campione” in bottiglietta, ci permettiamo perlomeno di esprimere qualche perplessità circa lo stato di depurazione dell’acqua che vediamo uscire dall’ormai famoso tubo “incriminato”. E i dubbi crescono se si pensa che nei giorni scorsi il Comune ha emesso una nuova ordinanza di divieto di balneazione per la vicina spiaggia del Parco urbano.
L’acqua depurata potrebbe tranquillamente essere utilizzata per irrigare campi, orti e giardini. Noi, in tutta sincerità, di mangiare pomodori innaffiati con l’acqua della nostra bottiglietta non ce la sentiremmo proprio.