ANPI e Istituto Storico della Resistenza di Imperia piangono Francesco Brilla, scomparso dopo una lunga malattia.
Brilla, per anni coordinatore del Museo della Resistenza di Carpasio, ha dedicato la sua vita a divulgare ai più giovani i valori della Resistenza.
Imperia: addio a Francesco Brilla, il ricordo di Giovanni Rainisio (presidente Istituto Storico della Resistenza)
“Da anni – racconta Giovanni Rainisio a ImperiaPost – Brilla svolgeva il ruolo di coordinatore del museo della Resistenza di Carpasio. Ogni anno riceveva dai 300 ai 400 studenti, da tutta la valle Argentina e in generale dall’imperiese. Ci teneva molto, sentiva il bisogno di tramandare la memoria.
Lui negli anni 40 era un bambino, non è stato un partigiano, ma la guerra lo ha segnato profondamente. Suo fratello, Bruno Brilla, più anziano, partigiano, è mancato nel 2019. Francesco durante i bombardamenti era stato colpito mentre si trovava vicino all’oleificio Carli, riportando gravi ferite al braccio che gli costarono dei problemi che si portò avanti tutta la vita.
Ricordo che quando sono arrivato io all’Anpi e all’Istituto Storico della Resistenza lui era già un dirigente affermato. Impiegava anima e corpo nella divulgazione dei valori della resistenza, era molto impegnato. Faceva molta attività nelle scuole. Nella vita era un elettricista molto affermato, quando è andato in pensione si è dedicato solo a quello.
Era particolarmente affezionato alla festa di Montegrande. Affittava casetta a San Bernardo di Conio un mese prima e preparava tutto con grande impegno.
Una grande perdita per tutti noi”.
Addio a Francesco Brilla: il ricordo di ANPI Imperia
Ecco il ricordo scritto dal giudice Paolo Luppi pubblicato da ANPI Imperia.
“Francesco Brilla era un puro.
Era un uomo della Resistenza anche se, per ragioni anagrafiche, non vi aveva partecipato.
Sentiva i valori dei RIBELLI e il valore della COSTITUZIONE come parte del suo DNA civile e politico.
Per questo, con la grande passione, l’umanità e la capacità divulgativa di cui era capace, illuminava bambini, ragazzi (ma anche adulti) in visita al MUSEO DELLA RESISTENZA di CARPASIO.
Era un uomo schietto e leale.
Mai opportunista e sempre generoso.
Per questo, oltre ad essere antifascista, non amava quei politici che utilizzavano la a resistenza e si ricordavano dei partigiani spesso solo…. alla vigilia delle campagne elettorali.
Amava uomini che avevano anteposto l’DEALE (e anche l’ingiustamente vituperata IDEOLOGIA)
alle carriere, agli interessi, alle poltrone, alla politichetta squallida.
Per questa ragione ammirava in particolare, VITTÒ e mio padre ERVEN.
Pochi mesi fa, a sue spese, fece ripubblicare il romanzo di mio padre SALTAPASTI.
Riteneva che i bambini e i ragazzi dovessero leggerlo per capire cosa era stata la guerra partigiana.
Quali sofferenze, quali rovine, quali tragedie avesse portato al nostro paese la follia nazifascista.
Riscontrava in quelle pagine anche la grande umanità e il sacrificio di tante persone povere e umili che consentirono ai partigiani di conquistare la primavera (che non fu ROSSA, come tanti speravano).
Brilla era un uomo coraggioso, capace di amare i grandi ideali e le persone.
Ha amato la sua Santina per una vita e non ha voluto che rimanesse lontana da lui.
Ciao BRILLA!”.