24 Dicembre 2024 00:34

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Imperia: tornati gli studenti bloccati a Malta per Covid, l’arrivo in piazza Dante. “Finalmente a casa dopo 14 giorni di solitudine. Ragazzi, vaccinatevi” / Foto e video

In breve: A Imperia, in piazza Dante, i familiari dei ragazzi, dopo averli attesi con trepidazione, li hanno accolti a braccia aperte

“Siamo felicissimi di essere tornati”. Queste le prime parole degli studenti imperiesi appena scesi in piazza Dante dalla navetta che, dall‘aeroporto di Orio al Serio a Bergamo, li ha portati a casa, a Imperia, dopo 14 giorni di quarantena a Malta.

I ragazzi, in totale 8, Lorenzo Ranise, Federico Sapino, Manuel Amerigo, Nicolò Lanteri, Edward Rondelli, Paolo Campanini, Anna Bergaminelli e Diego Dulbecco, erano partiti per l’isola per festeggiare la maturità appena conseguita al Liceo Scientifico Vieusseux di Imperia.

Al termine della vacanza, però, è iniziata l’odissea. Uno del gruppo, Manuel Amerigo, l’unico non vaccinato, quindi senza green pass, è risultato positivo al test rapido per il Covid in aeroporto, poco prima del volo per il rientro in Italia.

Da lì è scattata la quarantena, in Hotel, dove i ragazzi, insieme ad altre decine di giovani, hanno trascorso le giornate in isolamento in camere singole. Grande l’agitazione delle famiglie che li aspettavano a casa, per via della difficoltà di avere informazioni chiare e precise dall’ambasciata italiana a Malta e dall’autorità sanitaria maltese. Il caso è balzato anche agli onori della cronaca nazionale e ha visto l’interessamento della Regione Liguria e del Ministero degli Interni. 

Oggi, finalmente, il rientro a casa. A Imperia, in piazza Dante, i familiari di 6 dei ragazzi (gli altri due si sono fermati a Bergamo da parenti), dopo averli attesi con trepidazione, li hanno accolti a braccia aperte. Presente, per salutare i ragazzi, anche l’assessore regionale Marco Scajola.

Studenti imperiesi bloccati a Malta, parla Lorenzo Ranise

“Siamo tutti contentissimi, non vedevamo l’ora di ritornare. Siamo solo felici di essere qua”.

Come sono stati questi giorni di quarantena?

“All’inizio era un po’ pesante, poi piano piano ci siamo abituati. L’abbiamo vissuta nel migliore dei modi, ci sostenevamo a vicenda. Ci siamo abituati.

La cosa più difficile? Sicuramente stare da soli in quella stanza, lontano da tutti. Non avevamo nessun contatto con nessuno, è stato pesante”.

La giornata tipo di queste due settimane?

“Mi svegliavo, facevo colazione, offerta dall’hotel, mi mettevo a leggere, stavo al telefono, guardavo serie TV. Facevo passare il tempo. Mi allenavo, cercavo di farla passare nel modo più rapido possibile”.

Avete capito l’importanza di vaccinarsi?

“Vaccinarsi è una cosa molto importante. Noi ragazzi riusciamo a contribuire a questa campagna vaccinale , che sta andando un po’ a rilento. Dobbiamo tutti contribuire”.

Tornereste a Malta alla luce di quello che è successo?

“Probabilmente no. Mi sa che non ci torneremo per un po’ di anni. Per adesso stiamo qua”.

“Alla fine le spese sono state contenute per fortuna  – spiegano i genitori – solo il vitto e il volo di ritorno. All’inizio l’ambasciata sosteneva che avremmo dovuto pagare tutto, ma in realtà quella regola valeva solo per chi non era in regola o aveva provocato il danno dolosamente. In ogni caso, ora è finito tutto e l’importante è che ora siano tornati”.

Imperiesi bloccati a Malta: il momento dell’arrivo in piazza Dante

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