24 Dicembre 2024 13:09

24 Dicembre 2024 13:09

Strage di Via D’Amelio: a Ventimiglia il ricordo di Libera. “Abbiate il coraggio di denunciare la malavita del territorio”/Le immagini

In breve: Abbiamo sentito numerose testimonianze e letture di giovani studenti e di molti volontari dei presidi di Libera. Sono intervenute importanti figure rappresentative della realtà territoriale.

Il Cooordinamento di Libera Imperia e il Presidio Hyso Telharaj di Ventimiglia ringraziano per la partecipazione le autorità, la cittadinanza nonchè i giornalisti intervenuti alla serata in memoria delle vittime della strage di via D’Amelio. L’iniziativa si è svolta il 19 luglio nella bellissima cornice del chiostro di Sant’Agostino concesso dal Parroco, Don Feruccio Bortolotto.

Strage di via D’Amelio: a Ventimiglia il ricordo di Libera Imperia

La scelta del luogo non è stata casuale: Ventimiglia è città di confine, colpita dalla diffusione del fenomeno mafioso e tutt’ora teatro di dinamiche migratorie gestite con grande difficoltà, di tensioni e di violenze. Questa scelta è stata dettata dalla volontà di dare un forte segnale per chiedere ai nostri rappresentanti istituzionali e alla cittadinanza tutta un impegno sempre più forte nei confronti della legalità e delle minoranze in difficoltà, perché quando le istituzioni sono presenti e i cittadini sono consapevoli e coinvolti, i diritti sono tutelati.

Abbiamo sentito numerose testimonianze e letture di giovani studenti e di molti volontari dei presidi di Libera. Sono intervenute importanti figure rappresentative della realtà territoriale.

Il tema della legalità è stato affrontato dal Procuratore della Repubblica Alberto Lari e dalla Senatrice Donatella Albano, ex membro della Commissione Parlamentare Antimafia.

Alberto Lari ha ripercorso con grande partecipazione emotiva i tratti salienti del suo operato in Sicilia e ricordando le figure di quattro donne che hanno avuto allora il coraggio di testimoniare contro i vertici mafiosi, Rita Atria, Piera Ajello, Rosalba Triolo e Giacoma Filippello, ha chiesto con fermezza alla cittadinanza di avere il coraggio di denunciare la malavita del territorio.

Donatella Albano, riferendosi all’aggravamento del fenomeno dell’usura ha ugualmente sottolineato l’importanza delle denunce, dell’impegno delle istituzioni e di una maggiore disponibilità di finanziamenti da parte delle banche.

Tra i molti interventi dei giovani dei presidi non sono mancati quelli sui progetti attualmente svolti dall’associazione, in particolare Anemmu, dedicato all’integrazione dei giovani seguiti dall’USSM, Ufficio Minori del Ministero di Giustizia, in collaborazione col Liceo Cassini di Sanremo, e il Campo “Scambi” di Estate Liberi che si svolgerà a fine agosto a Sanremo organizzato con l’Associazione Oltre. In quel momento Hasna ha ricordato la figura di Moussa Balde e quelle di altri giovani stranieri in Italia, lasciati soli e divenuti vittime di violenza.

Dopo l’Assessora ai Servizi Sociali di Camporosso, Fulvia Raimondo, che ha richiamato l’attenzione sul ruolo di accompagnamento delle amministrazioni locali e sull’attualità degli obiettivi del Progetto Legalmente, la Dirigente Scolastica Antonella Costanza ha delineato il processo educativo da lei coordinato che si è svolto negli ultimi dieci anni nella difficile realtà di molte scuole ventimigliesi, grazie all’impegno profuso da molti docenti e associazioni.

Il Presidente OdV Caritas Intemelia Maurizio Marmo, in relazione all’aumento della povertà e al tema migrazioni, ha ancora una volta ribadito la necessità di un centro di accoglienza per i migranti che non devono essere abbandonati a se stessi.

Abbiamo fatto memoria, non solo di Paolo Borsellino e dei membri della sua scorta, Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina ma anche di Moussa Balde, e tutti i migranti che attualmente si trovano in gravi difficoltà.

E riprendiamo ancora una volta il forte appello lanciato dal Procuratore Lari che ha avuto spazio anche nelle notizie ANSA: “Bisogna trovare il coraggio di fare un passo, di collaborare con la giustizia, di abbattere il muro di omertà”.

C.S.

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