Questo servizio non vuole essere contro l’uso dei monopattini, ma vuole essere un invito a una migliore gestione del servizio, in particolare in sharing, prima che, come si dice in questi casi, ci scappi la disgrazia.
Imperia: monopattini, serve un controllo maggiore
Nelle ultime ore, basta farsi un giro per Imperia, per veder sfrecciare decine di monopattini verde acqua. Sono quelli del servizio sharing fornito dall’azienda Bolt e presentato sabato scorso dal Comune di Imperia, alla presenza del Sindaco Claudio Scajola e degli assessori Antonio Gagliano e Laura Gandolfo.
Il servizio può essere certamente un valore aggiunto per la città, ma con un maggiore controllo sulle modalità di utilizzo dei monopattini. Al momento non sembra essere così. E le segnalazioni, sia sui social, che al nostro giornale, sono decine nelle ultime ore.
Ecco i principali problemi:
- Il servizio sharing è riservato ai maggiorenni: in realtà a bordo dei monopattini ci sono quasi solo giovanissimi. Come mai?
- Il casco, come da ordinanza del Sindaco, è obbligatorio per i minori di 18 anni: per la città, oggi, si sono visti davvero pochi caschi.
- E’ vietata la circolazione sui marciapiede e sotto i portici: anche in questo caso sono fioccate segnalazioni di monopattini sfrecciate sia sotto i portici che sui marciapiede.
- Dovrebbero essere vietate le manovre azzardate: in realtà i monopattini che violano le regole base del codice della strada non si contano. Non sono mancati anche monopattini contromano all’imbocco del Lungomare Vespucci.
Pur riconoscendo la buona volontà dell’amministrazione, occorre una gestione più attenta del servizio sharing e più in generale un maggior controllo sui monopattini. E’ vero che il servizio è appena partito, ma è bene mettere in chiaro le regole sin da subito prima che, come accaduto in altre città d’Italia, si verifichino incidenti, anche gravi.