Il Sindaco Claudio Scajola non si smentisce mai. C’è una sola verità. La sua. Anche davanti all’evidenza di documenti ufficiali della Regione Liguria. E così la bocciatura delle varianti alla pista ciclabile diventa una fake news, una montatura giornalistica.
Eppure, le carte parlano chiaro. Nel documento con il quale si approva l’iter procedurale della pista ciclabile, i tecnici della Regione hanno imposto delle prescrizioni, di fatto bocciando alcune delle principali varianti al progetto avanzate dall’Amministrazione, vincolandone l’approvazione definitiva al ripristino della “continuità formale della sede ciclabile, rispetto al tracciato indicato nello studio di fattibilità approvato nell’ambito dell’Intesa Quadro del 11/05/2018, con particolare riguardo al tratto di strada ‘Incompiuta’“ e disponendo che “sia ripristinata la continuità qualitativa del tratto di ciclovia […] nel rispetto delle caratteristiche geometriche di cui all’originaria progettazione“.
Il sindaco Claudio Scajola, però, non vuol sentire parlare di bocciature e attraverso un post sul proprio profilo Facebook ha seccamente ribattuto alla notizia, per altro messa nero su bianco, ancor prima che dal cronista, dagli uffici di Regione Liguria.
Imperia: pista ciclabile, il Sindaco smentisce atto ufficiale della Regione
Scrive Claudio Scajola: “Nel corso del Consiglio Comunale di domani, nelle mie comunicazioni, farò il punto preciso sulla situazione della Pista Ciclabile, perché sto leggendo e sentendo troppe imprecisioni, e talune menzogne, messe in giro ad arte. Una cosa la specifico da subito: la Regione NON ha bocciato nulla! Nel corso della Conferenza dei Servizi per ottenere l’approvazione dei vari Enti sul progetto definitivo, sono arrivati TUTTI pareri FAVOREVOLI. Quello della Regione è un parere FAVOREVOLE con prescrizioni”.
La Regione ha espresso un parere favorevole, vincolandolo a una modifica del progetto presentato dall’Amministrazione comunale imperiese. Significa che così com’è non va bene. Non ci vuole uno scienziato un capirlo e non c’è bisogno di scomodare l’Accademia della Crusca per un parere sul termine “bocciatura”.
Scajola conclude: “Cosa cambia nella pratica? Soltanto che ci sarà la realizzazione di un piccolo cordolo nei pressi dell’Incompiuta per separare fisicamente il nuovo parcheggio auto dalla ciclabile (prima la divisione era solo segnata a terra) e lo spostamento di 30 centimetri del cordolo presente a divisione delle corsie, tra le due ex stazioni. Basta, solo questo”.
Una conclusione al limite del mitologico quella del primo cittadino. La Regione ha scritto in modo chiaro che la realizzazione di un parcheggio pubblico in corrispondenza dell’Incompiuta “interrompe la continuità della ciclovia turistica nazionale Tirrenica, pregiudicando la complessiva fattibilità dell’intero tracciato da Ventimiglia a Roma”. Non solo. Nel documento viene evidenziato addirittura che il progetto proposto dall’Amministrazione imperiese “presenta ulteriori aspetti di natura tecnica e dimensionale che potrebbero compromettere la positiva valutazione del ministero delle Infrastrutture dell’intera ciclovia e la concessione del contributo per la realizzazione dei lavori nei vicini Comuni di Diano Marina, San Bartolomeo al Mare, Cervo e Andora”.
Di fronte a tutto questo, secondo il sindaco di Imperia la soluzione qual è? Un cordolo. Magnifico.
Come se non fosse chiaro a chiunque che la prescrizione della Regione, di fatto, focalizza l’attenzione sulla presenza a dir poco anomala di un parcheggio auto e una corsia dedicata a un bus, pur se elettrico, a strettissimo contatto con una pista ciclopedonale. Indubbiamente un cordolo rappresenta una separazione, ma da qui a dire che si tratti di una soluzione ragionata e idonea per una vera pista ciclabile, anche dal punto di vista della sicurezza degli utenti, ce ne corre.
Qui di seguito ecco, in Pdf, il documento con cui la Regione boccia alcune delle principali varianti della pista ciclabile presentate dal Comune di Imperia.