24 Dicembre 2024 03:15

24 Dicembre 2024 03:15

Imperia, pista ciclabile: Regione boccia varianti, la replica del PD. “Si chiede di adeguarsi a condizioni. Se non rispettate comprometterebbero la realizzazione dei lavori”

In breve: Queste le parole del Partito Democratico della città di Imperia

Il Partito Democratico città di Imperia interviene nuovamente in merito alla “bocciatura” delle varianti alla ciclabile, da parte di Regione Liguria.

Imperia: pista ciclabile, la replica del Partito Democratico

“Leggere. È sufficiente leggere, e possibilmente capire quello che si legge, per comprendere che quello che il Sindaco ha liquidato con un laconico “basta fare un cordolo” non è questione di poco conto. E neppure di semplici cordoli. E I documenti, quelli regionali, parlano chiaro mentre le dichiarazioni di fantomatiche menzogne se le porta via il vento, e di fatto bocciano le varianti così come sono state presentate, subordinando l’eventuale approvazione a modifiche sostanziali e non certo veniali come erroneamente, in questo caso sì, affermato dal Sindaco.

Il magnifico parcheggio da realizzarsi in zona Capo Berta, che, in prossimità dell’ Incompiuta, “interrompe di fatto la continuità della ciclovia turistico Nazionale Tirrenica pregiudicando la complessiva fattibilità da Ventimiglia a Roma ” non è piaciuto alla Regione che ha ravvisato ” ulteriori aspetti di natura tecnica e dimensionale” tali che, così come è proposta, la variante non può essere accettata.

Che poi la Regione non si esprima con lessico ormai desueto persino in ambito scolastico ( bocciare) non lo dobbiamo insegnare a chi siede tra gli scranni del Consiglio Comunale, seppur in forma silente. Subordinare al rispetto di determinate condizioni, significa, in parole povere, che la variante non è accettata, se non vogliamo dire bocciata.

E significa che se si vuole mettere in atto il progetto si “devono” rispettare condizioni imposte che, nella fattispecie, riguardano il ripristino della ” continuità qualitativa nel rispetto delle caratteristiche geometriche di cui all’ originaria progettazione..”.

E tra un suggerimento e l’altro la Regione suggerisce anche di chiarire le modalità di realizzazione del sottopasso di via Trento che almeno al momento, sembra affetto da ” incongruenze”.

Ribadiamo: la Regione non “boccia”, ma chiedere di adeguarsi a condizioni e prescrizioni che, se non rispettate, comprometterebbero la realizzazione dei lavori nei comuni i vicini.

Risolverla con un cordolo parrebbe comica se non fosse tragica”.

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