24 Dicembre 2024 01:20

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Imperia: In piazza contro il green pass anche Nino Iraci, membro cda Isah nominato dal Comune. “Atto di dispotismo, inutile e dannoso. Vogliono una società di sudditi”/Il caso

In breve: Contattato da ImperiaPost, Iraci ha dichiarato: "Obbligo di green pass all'Isah? Parteciperò a riunioni da remoto. Il Sindaco? Nessun confronto su questo argomento".

Ieri sera, venerdì 5 agosto, in piazza San Giovanni a Imperia, si è tenuta la manifestazione contro l’obbligo, a partire da oggi, 6 agosto, del green pass. Tra i manifestanti che hanno preso la parola anche Nino Iraci, esponente del Popolo della Famiglia. Iraci si è detto contrario al certificato verde. “E’ un atto di dispotismo, inutile e dannoso”. E ancora “i nostri diritti costituzionali sono calpestati da un anno a questa parte […] c’è un disegno per far diventare questa società un insieme di sudditi e eliminare le categorie intermedie”.  Dichiarazioni che rientrano nell’ambito della libertà di pensiero di ogni cittadino, garantita dalla Costituzione, ma che faranno discutere, visto che Iraci, candidato alle scorse elezioni a sostegno del Sindaco Claudio Scajola, è membro del cda della Fondazione Isah (Centro riabilitazione per disabili), dove vige l’obbligo di green pass, ed è stato nominato dal Comune di Imperia.

Covid, Imperia: “No Green Pass”, in piazza Nino Iraci (cda Fondazione Isah)

“Noi siamo qui per contrastare questo green pass, che di green non ha niente, come un atto di dispotismo – ha detto Iraci  Noi siamo qua perché amiamo la libertà, e perché amiamo il nostro paese, ognuno di noi. E che cos’è il nostro Paese? Un concetto astratto? E’ un insieme di persone, noi vogliamo bene al nostro Paese perché ci vogliamo bene tra di noi, vogliamo il bene di ciascuno di noi. E quando si vuole il bene di ciascuno vogliamo la prima cosa è che le persone siano rispettate e non ingannate. Mentre noi qui ci troviamo in una situazione di inganno. Non ci dicono la verità, ci stanno obbligando a percorrere strade preordinate per indurre le persone che ritengono di esercitare il loro diritto costituzionale previsto dall’art. 32 per quanto riguarda il diritto alla salute proprio. Chi non si vuole vaccinare perché deve essere obbligato ad avere inoculato all’interno del proprio corpo una sostanza ancora sperimentale?

I nostri diritti costituzionali sono calpestati da un anno a questa parte. E questo non è giusto e quindi la prima cosa è quella di essere liberi di esercitare il proprio diritto costituzionale. Questo green pass non serve a niente. E’ inutile e dannoso. Sappiamo che chi è vaccinato non è esente dal potersi infettare. Si infetta, si contagia e può contagiare gli altri. Se sono vaccinato, mi faccio il lasciapassare e vado dappertutto. E’ più un pericolo che altro, non ci vuole molto per capirlo. Eppure chi non ha il lasciapassare verde sarà costretto a non andare al ristorante. Ci sono tantissime limitazioni della libertà, per cui è legittimo il nostro diritto di manifestare il nostro dissenso per queste misure opprimenti. E come diceva qualcuno, dietro c’è un disegno molto inquietante. Perché è un disegno di controllare le persone e sradicarle da quelli che sono i loro diritti costituzionale, le loro libertà, le loro tradizioni, e far diventare questa società un insieme di sudditi e eliminare le categorie intermedie. Al di sopra ci sarà un’oligarchia finanziaria, speculativa, composta da poca gente, che dominerà. Sostanzialmente non si vuole fare altro che cinesizzare tutta la società occidentale. E’ un progetto eversivo globale. Viva la libertà e viva l’Italia”.

Covid, Imperia: in piazza per il “No Green Pass”, parla Nino Iraci

“L’obbligo di green pass all’Isah? Parteciperò alle riunioni da remoto, come accaduto in passato – dichiara a ImperiaPost Iraci – L’Isah fatto questa scelta a scopo precauzionale, avendo a che fare con categorie fragili. Mi sembra una posizione prudente degli organi dirigenziali, che non metto in discussione.

Altra cosa, però, è la libertà di scelta personale. Spero che queste nuove misure del Governo non creino ulteriori danni. Questo green pass non ha nulla di scientificamente provato. Ci sono casi acclarati di soggetti in possesso della tessera verde che subiscono infezioni.

La mia posizione in contrasto con quella del Sindaco che mi ha nominato? Con il Sindaco non ho parlato. Sono stato nominato perché il mio movimento ha contribuito alle elezioni del Sindaco, di cui apprezzo l’operato. Sta migliorando la città ed è sotto gli occhi di tutti. C’è un rapporto di stima reciproca, ma non abbiamo avuto alcun confronto su questo argomento, anche se immagino che la sua posizione sia diversa dalla mia”.

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