26 Dicembre 2024 02:32

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Imperia: 35enne danneggia auto e scooter in viale Matteotti, convalidato l’arresto/La ricostruzione della Polizia

In breve: Gli agenti si vedevano pertanto costretti ad ammanettare l’uomo, al fine di garantire la sua e la loro incolumità.

È stato convalidato l’arresto del 35 enne fermato dalla Squadra Volante della Questura di Imperia, sabato notte, dopo aver danneggiato alcune auto davanti alla Caserma dei Carabinieri in Viale Matteotti. Lo rende noto in una nota stampa la Questura del Capoluogo.

Nella mattinata di sabato, nella Questura di Imperia, in videoconferenza, si sono svolti l’udienza di convalida ed il procedimento per direttissima.

L’arresto veniva convalidato dal Giudice, il quale rinviava il processo a novembre e sottoponeva l’uomo alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.

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La Polizia di Stato di Imperia ha arrestato in flagranza un cittadino italiano per i reati di danneggiamento aggravato, violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale, recidivo in analoghe condotte.

Gli agenti intervenivano, nella serata di sabato 7 agosto, in Viale G. Matteotti, nei pressi della locale caserma dei Carabinieri, dove veniva segnalato un individuo intento a danneggiare le auto parcheggiate.

I poliziotti individuavano immediatamente l’autore dei danneggiamenti, interrompendo prontamente la sua azione violenta, impedendo così che fosse portata a conseguenze ulteriori; il reo veniva collocato nella cellula di sicurezza dell’autovettura di servizio, per essere condotto in Questura per la sua compiuta identificazione e per la redazione degli atti di rito.

Giunti in Questura, il predetto proseguiva nel suo atteggiamento violento, minacciando gli operatori di polizia, arrivando a strattonare uno di essi e spingendone violentemente contro un muro un altro.

Gli agenti si vedevano pertanto costretti ad ammanettare l’uomo, al fine di garantire la sua e la loro incolumità.

Per quanto occorso, il reo veniva tratto in arresto per i reati di danneggiamento aggravato di beni esposti alla pubblica fede, violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale.

Il Pubblico Ministero ne disponeva la permanenza presso le camere di sicurezza della Questura, in attesa del processo.

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