“Viviamo in un mondo dove l’immagine è tutto. Ci hanno inculcato fin da piccole che dobbiamo per forza essere magre per essere belle. Ma non esiste, dobbiamo scardinare questo stereotipo”. Queste le parole dell’imperiese Simona Tassone, artista poliedrica, attrice, presentatrice Tv e modella, senza dubbio una delle nuove icone “curvy” italiane.
Con la sua energia esplosiva, il suo sorriso e la sua vitalità, Simona da anni diffonde messaggi della corrente “body positive” con l’obiettivo di superare i modelli stereotipati e malsani della bellezza femminile, battendosi contro ogni tipo di pregiudizio basato sull’aspetto esteriore.
Ma non è sempre stato facile. Durante il suo percorso di vita, sia privata che lavorativa, Simona ha dovuto affrontare tanti momenti difficili, scontrandosi con le sue fragilità e con i muri della società. Facendo tesoro delle esperienze vissute, Simona ha voluto raccontare la sua storia per raggiungere più donne possibili, pubblicando il suo primo libro, intitolato “La mia felicità ha un peso” (Editrice Italica).
Approfittando della sua pausa dalla vita milanese, ImperiaPost ha deciso di incontrarla per una chiacchierata davanti a un cappuccino e una focaccia. Ecco com’è andata.
Imperia: a tu per tu con Simona Tassone, nuova icona curvy italiana
Raccontaci il tuo percorso, da artista a icona curvy italiana.
“Io nasco come restauratrice di opere d’arte, avevo un’azienda qui a Imperia. A un certo punto l’ho chiusa perchè non mi bastava più esprimere la mia arte solo attraverso i pennelli e tavolozza, ma avevo bisogno di esprimere Simona e la sua arte nella totalità. Sono così arrivate tante occasioni, anche perchè, quando sei sulla strada giusta, l’universo ti fa capire dove stai andando mandandoti dei segnali e le persone giuste.
Ho iniziato a studiare recitazione a Milano, ho fatto avanti e indietro per un po’ di anni, mantenendo sia il lavoro in televisione sia il lavoro del restauro, finchè ho preso coraggio e mi sono trasferita a Milano, dove vivo e lavoro nel mondo dello spettacolo. Non è semplice, è un mondo complicato, ancora più complicato per me che sono ‘tonda’.
Proprio per questo voglio diffondere il mio messaggio, sfatare i pregiudizi. La mia arte non ha taglia. Simona ha una potenza energetica incredibile. Io voglio usare tutti i mezzi di comunicazione possibili, dalla televisione alla radio al libro che ho scritto. Voglio arrivare a tutte le donne per dire che la nostra forza è quello che abbiamo dentro di noi”.
Sei stata vittima di body shaming durante l’adolescenza?
“Devo ammettere che io sono stata sempre la leader del gruppo, ho sempre avuto un carattere esuberante. Non ho mai vissuto male questo corpo, ma ricordo che quando ero alle medie, avrò avuto 12 anni, il professore di educazione fisica disse ‘Simona fa un giro di corsa in più perchè ha le cosce grandi’. Questa cosa mi ha fortemente segnato. Durante la mia adolescenza ho messo in croce mia mamma, non so quante diete ho fatto, fanghi, massaggi. Non esiste che un insegnante dica una cosa del genere. Una ragazzina rimane fortemente segnata. È importante la comunicazione, dovrebbero capirlo anche i genitori e gli insegnanti.
Io cerco di spaccare gli stereotipi. Oggi le cose sono un po’ cambiante, ma non troppo. Io per prima sto facendo fatica per emergere nel mondo del lavoro. Non esiste che per fare televisione, presentare un programma televisivo o fare l’attrice, bisogna rispettare degli standard. C’è una ‘grassofobia’. Perchè devo essere sempre una caratterista, o devo sempre rivestire un ruolo per una donna morbida o un ruolo comico? Perchè non posso fare una scena di nudo come un’altra attrice normopeso?
Purtroppo ancora viviamo in una società giudicante, nonostante siano stati fatti passi avanti. Io mi batto contro il body shaming”.
Qual è stato il momento in cui hai iniziato a vedere il tuo corpo come un punto di forza?
“C’è stato un momento in cui ho toccato il fondo. Da lì ho iniziato a capire che dovevo trovare dentro di me la risposta. Ho incontrato una filosofia orientale, ho iniziato a praticare un mantra, che pratico ancora oggi. È sgorgata dall’interno una forza illimitata e ho capito che il mio corpo era la mia forza, non un limite. Non dovevo combattere e fare guerra al mio corpo. Ho sentito emergere il coraggio. Mi sono detta ‘io sono questa, sono una potenza incredibile’. A oggi il mio corpo è il mio lavoro, è il mezzo per fare il mio lavoro.
Io incoraggio le donne per incoraggiare me. Siamo tutte unite. Tutte noi abbiamo fragilità, spesso mettiamo delle maschere per nasconderci. Io cerco sempre di togliere questa maschera, cerco di essere vera, diretta. Penso che la mia forza sia questa. Sono pulita, il mio cuore è puro e si vede anche attraverso lo schermo”.
Quale messaggio lanceresti alle donne e alle ragazze che stanno vivendo un momento difficile?
“Ogni cosa che ci accade nella vita, che ci crea sofferenza, è il mezzo per arrivare a scoprire chi siete realmente. Io voglio parlare a tutte le più giovani. Non ho figlie, ma una nipotina bellissima che amo follemente e vorrei che un domani non dovesse affrontare quello che ho passato io. Viviamo in un mondo dove l’immagine è tutto, ci hanno inculcato fin da piccole che dobbiamo essere magre per essere belle. Ma non esiste, dobbiamo spaccare questo stereotipo.
Nel mio libro racconto come ho imparato ad accettare me stessa, ad amare me stessa, dopo aver toccato il fondo. Dal buio più profondo, quando decidete che la vostra felicità è la priorità, tutto quello che dicono gli altri non importa più.
Se si diventa un albero con le radici profonde, può arrivare qualsiasi tempesta, anche la più forte, che nessuno ti potrà sradicare.
Tutto questo conducendo uno stile di vita sano. Parlo alle vecchie e alle nuove generazioni. Basta pensare che dire ‘come sei dimagrita’ sia un complimento.
Sono qui a Imperia fino al 22 agosto. Il 20 sarò alla Mondadori Store di via Bonfante per il firmacopie del mio libro. Spero di incontrare più persone possibili per portare il mio messaggio. È la mia missione di vita”.