La situazione idrica nell’imperiese continua a destare forti preoccupazioni, tanto che Rivieracqua si è attivata per chiedere a Prefettura e Protezione civile la dichiarazione dello stato di emergenza idrica.
Spiega il presidente di Rivieracqua Gian Alberto Mangiante: “Abbiamo chiesto a Prefettura e Protezione civile di valutare la dichiarazione di stato di emergenza idrica per il territorio imperiese. Questo infatti ci consentirebbe di contare su ulteriori strumenti di intervento per scongiurare nuove criticità”.
La forte presenza turistica e i danni provocati alle falde del Roja dalla tempesta Alex mettono in discussione la tenuta del sistema idrico del territorio imperiese
Sottolinea l’ingegner Valerio Chiarelli, direttore esecutivo di Rivieracqua: “Stiamo vivendo situazioni delicate su tutto il territorio. I margini di manovra sono molto ridotti in quanto gli impianti negli anni non sono stati rinnovati o potenziati, mentre l’urbanizzazione è continuata e gli insediamenti sono aumentati. Quest’anno si registra una particolare affluenza turistica prolungata, che sta compromettendo in alcune zone il servizio. Quasi tutto il sistema è basato su acquedotto del Roja flagellato da criticità, fra cui l’abbassamento di falda dopo la tempesta Alex di ottobre scorso, che rende critica la riserva dei pozzi. Un problema condiviso con la parte francese, che attua interventi per favorire l’ingresso di acqua nella falda, togliendo strati di argilla in superficie. Interventi che purtroppo risultano sempre meno efficaci e di durata ridotta. Prima si facevano una volta al mese, ora una volta ogni quindici giorni, ma gli effetti non sono significativi, segno che le falde si stanno ulteriormente intasando”.
“Poi ci sono rotture sotto controllo che non permettono, però, la completa e omogena distribuzione. La settimana scorsa abbiamo avuto problemi più diffusi nel Golfo Dianese, mitigati con l’impiego di autobotti e con manovre di riequilibrio del sistema. Attualmente il problema è diffuso anche sull’abitato di Imperia e si spera in qualche modo di resistere almeno per superare il weekend, sperando che la presenza turistica si riduca e si possa garantire il servizio a tutti. Vi è poi una risalita di salino ad Andora e ancora l’abbassamento dei pozzi sull’Impero. Stiamo sfruttando al massimo la diga di Tenarda. Solo dal Roja preleviamo oltre 100 mila metri cubi al giorno di acqua. Sono necessari serbatori di accumulo e la ricerca di fonti alternative di acqua, che si potrebbero trovare in valle Argentina e in valle Arroscia, ma che dovranno essere inserite nel Piano d’ambito e per le quali andranno reperite risorse. Oggi bisogna evitare gli sprechi e per questo abbiamo chiesto ai Comuni di valutare l’emissione di ordinanze in questo senso”.
Lunedì vertice fra i sindaci di Diano Marina, Imperia e Sanremo. Chiappori: “Se tutto andrà bene lavori del Roja Bis al via entro il mese di ottobre”
Il sindaco di Diano Marina Giacomo Chiappori, da poco entrato nel Cda di Rivieracqua in rappresentanza dei piccoli Comuni fa sapere che “Lunedì mattina ci incontreremo con i sindaci di Imperia e Sanremo per verificare l’entità della restante presenza turistica sul territorio e valutare quindi quali azioni intraprendere”.
Chiappori poi guarda al progetto del Roja Bis già finanziato con 9,5 milioni di euro e dice: “Se tutto andrà come deve andare, i lavori del Roja Bis potrebbero partire già entro ottobre“.