Il sindaco di Cervo Lina Cha ha inviato una lettera ai vertici di Rivieracqua e al presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, in cui torna a segnalare la grave situazione dell’approvvigionamento idrico del borgo, invitando Rivieracqua a un tempestivo intervento.
Ripetute interruzioni del servizio idrico a Cervo e Capo Mimosa
Il provvedimento è conseguenza delle ripetute interruzioni del servizio idrico nel centro storico di Cervo e in zona Capo Mimosa, segnalate ancora il 20 agosto, nonostante i numerosi solleciti e rimostranze sollevate dall’Amministrazione e nonostante gli sforzi rilevanti da parte della Protezione Civile, dei Vigili del fuoco e del Comando Vigili urbani che si aggiungono all’impegno quotidiano di alcuni amministratori comunali e del sindaco stesso nei recenti mesi estivi.
Sottolinea il sindaco Cha: “In qualità di Autorità Sanitaria locale, oltre che sindaco, non posso che segnalare la gravità della situazione diffidando la Società Rivieracqua, gestore unico del servizio idrico, che oltre a incassare le tariffe del servizio del Comune di Cervo non interviene adeguatamente per garantire la continuità del servizio e almeno una gestione ordinaria. I consumi che si stanno registrando in questi giorni sono ed erano assolutamente prevedibili, considerato che fortunatamente questo comune è uno dei Borghi più belli della Liguria e d’Italia, pieno di turisti che auspicabilmente non vorrebbero essere persi nel futuro. Non è possibile accettare una situazione di tale portata”.
Lo sfogo del sindaco: “Paghiamo le bollette di Rivieracqua e dobbiamo pagare anche le autobotti dei Vigili del fuoco”
La problematica idrica era già stata segnalata in una precedente nota del 28 luglio scorso firmata dal sindaco. Anche in quella circostanza, in base a quanto riportato dagli uffici comunali, dopo una temporanea risoluzione del problema, il Comune di Cervo è stato lasciato di fronte all’emergenza, risolta solo con autobotti dei Vigili del fuoco pagate dallo stesso Comune.
Da qui la diffida del sindaco a Rivieracqua a intervenire immediatamente alla risoluzione della problematica evidenziata, anche mediante la posa di un serbatoio di accumulo suppletivo, onde evitare situazioni di gravità sotto il profilo igienico sanitario, “ritenendo responsabile sotto ogni profilo la Società stessa e riservandosi di adire le vie legali a tutela dell’interesse pubblico del Comune e degli utenti di Cervo che regolarmente versano alle casse di Rivieracqua le tariffe dovute“.