Aspettavano tranquillamente l’autobus alla fermata di corso Garibaldi, difronte al distributore di benzina, quando un uomo anziano a bordo di un Ape si è fermato sulla strada e ha iniziato a fissarle, masturbandosi. Una scena scioccante per Anastasia Bottitta di 18 anni e la sua amica Gilda Roncarolo di 20. Tanto che hanno deciso di raccontarla al nostro giornale per lanciare un grido di allarme e cercare di fare in modo che episodi simili non abbiano a ripetersi.
“Nel 2021 certe cose non dovrebbero accadere”
Raccontano Anastasia e Gilda: “Vogliamo raccontare questo episodio perché pensiamo che nel 2021 certe cose non dovrebbero accadere più e delle ragazze dovrebbero sentirsi sicure nella propria città. Stavamo aspettando la corriera alla fermata in corso Garibaldi (quella di fronte al benzinaio) quando un signore anziano, a bordo di un Ape di colore verde militare con cassone posteriore aperto, ha accostato davanti alla fermata. Inizialmente pensavamo stesse aspettando qualcuno, magari la moglie, un amico, un nipote, quando ci accorgiamo, invece, che ci stava guardando con insistenza. Abbiamo deciso quindi di ignorare il suo sguardo persistente e far finta di niente finché non ci siamo rese conto che non solo ci stava fissando, ma che si stava masturbando proprio davanti a noi guardandoci dritte negli occhi”.
“Il fatto ci ha profondamente scioccato: ricevere una molestia di questo tipo in pieno centro abitato e in pieno giorno è assolutamente aberrante e dovrebbe essere garantito ad una ragazza di poter aspettare tranquillamente la corriera per tornare a casa dopo una bella giornata di mare senza incappare in maniaci simili. Abbiamo intenzione di sporgere denuncia, ma purtroppo non siamo riuscite a prendere il numero di targa del mezzo. Speriamo che le telecamere del distributore di benzina di fronte possano aver registrato per lo meno la targa”.
Dopo questo episodio, Gilda ha preso il pullman, mentre Anastasia è fuggita via in lacrime. Entrambe sono chiaramente rimaste sconvolte. L’uomo, dall’apparente età di circa 80 anni, sempre secondo il racconto delle ragazze, invece, ha fatto finta di nulla, cercando di rimettersi nella circolazione.
Aggiunge Anastasia: “Era già successo che mi facessero del catcalling (apprezzamenti indesiderati, avance, fischi ndr) per le vie della città o mentre aspettavo il pullman e più di una volta si sono fermati per fare apprezzamenti scortesi. Ma questo mai. Dovrei sentirmi al sicuro per le vie della mia città dove sono cresciuta. A molte ragazzine della mia età succede, ma nessuna dice nulla. Io sono stanca che la gente abbia questi atteggiamenti verso le ragazzine, soprattutto più giovani. Dovremmo essere libere di vestirci come vogliamo e muoverci per la città anche la notte, senza avere paura che qualche male intenzionato venga a turbarci. Vorrei che le persone, soprattutto gli uomini, vengano sensibilizzati su questo argomento”.