“Il Governo la smetta di prenderci in giro, basta dire che è colpa dei ristoratori se c’è il Covid“. Così si sfoga Matteo Giannattasio, giovane ristoratore imperiese, titolare di “Non Solo Vino” a Borgo Foce.
Essendo privo di dehor, a partire dal 6 agosto 2021, come previsto dall’ultimo decreto, il ristorante può ospitare solamente clienti muniti di green pass. Una regola che ha causato un drastico calo di clientela e che, secondo alcuni ristoratori, come appurato tramite un sopralluogo presso altri locali del territorio nelle stesse condizioni, ha generato uno squilibrio all’interno della categoria, danneggiando in particolar modo le attività che non dispongono di uno spazio esterno.
“Avrebbero dovuto prevedere il green pass obbligatorio per tutti, non solo al chiuso, se no è inutile – ha affermato il ristoratore – Perché se io non ho il dehor, i clienti vanno nel ristorante a fianco che ce l’ha”.
Imperia: lo sfogo di un giovane ristoratore. “Ho dovuto mandare via centinaia di clienti”
Cos’è successo dopo l’introduzione del green pass?
“Dal 6 agosto ho iniziato a dire al telefono, durante la fase di prenotazione, che è obbligatorio il green pass, perché non ho il dehor, e tanti clienti si sono tirati indietro non avendo il green pass o non essendogli ancora arrivato. Ho perso tanti clienti e tanti clienti non hanno nemmeno chiamato perché sapendo che non ho posti all’aperto non sarebbero potuti entrare senza green pass. I numeri si sono dimezzati.
Io ho tenuto il conto solo per una settimana delle persone che ho mandato via, a cui ho detto ‘non potete venire se non avete il green pass’, dal 6 agosto, in una settimana ho mandato via 263 persone. Come perdita economica, tante migliaia di euro. Il mio locale non è una pizzeria dove si spende 15-20 euro, è un locale di un certo livello e quindi la perdita economica è stato davvero importante”.
Com’è andata la giornata di Ferragosto?
Il giorno di Ferragosto avevo poche prenotazioni, perché in fase di prenotazione ho dovuto mandare via più di 40 persone. Considerando che il mio locale ne tiene 29, con le normative Covid, più di 40 vuoldire che una parte l’avrei mandata via già a prescindere. Avevo solo 8 prenotazioni, un tavolo da due è arrivato qui davanti, non sapevano che non avessi il dehor e non sono entrati, un tavolo da 4 non si è presentato e quindi ho passato il Ferragosto con solo due coperti, quando mediamente i ristoranti qui vicino a me ne hanno fatto 200-300″.
Quando si è verificato l’ultimo episodio in cui ha dovuto mandare via clienti?
Ieri sera (giovedì, ndr) c’è stato un episodio particolare. C’erano due clienti che avevano il green pass, avevano prenotato. L’applicazione che controllava il green pass non confermava la validazione. Abbiamo provato più e più volte, perché capita che l’applicazione abbia dei bug, ma quando per l’ennesima volta l’applicazione mi ha detto ‘green pass non valido‘ ho dovuto dire a malincuore ai clienti che non potevo assumermi il rischio di prendere una multa io e farla prendere a loro e così li ho dovuti mandar via”.
Cosa avrebbe auspicato?
“Io avrei messo il green pass obbligatorio per tutti, non solo al chiuso, se no è inutile. Perché se io non ho il dehor i clienti vanno nel ristorante a fianco che ce l’ha.
A mio modo di vedere, per far si che la gente si vaccini e abbia il green pass, avrei detto ‘se non avete il green pass non andate a fare la spesa’. E non ‘non andate al ristorante’. Voglio vedere dopo due giorni che non mangia la gente cosa fa”.
Con l’autunno e l’inverno anche gli altri ristoranti non potranno usare i dehor, cosa succederà secondo lei?
“Io non escludo che, magari non a ottobre, ma ai primi di novembre, ci siano nuove chiusure e che facciano di nuovo il gioco della strega cambia colore, zona gialla, zona rossa, zona verde, zona blu e quant’altro. Secondo me a ottobre ricominceremo con le aperture solo a pranzo e continueranno a prenderci in giro con questo gioco dell’apri e chiudi per tutto l’inverno. Mi auguro che non sia così, però vedendo come sta evolvendo la situazione credo proprio che sarà così.
Cosa chiedo al Governo? Smettetela di prenderci in giro. Smettetela di dire che è colpa dei ristoratori se c’è il Covid. Perché se uno chiude solo i ristoranti quando aumentano i contagi sembra che la colpa dei ristoratori, quando i ristoranti sono uno dei pochi posti dove vengono rispettate le norme. Andate nei supermercati a vedere cosa succede, andate nelle scuole. Mio nipotino di 5 anni il Covid se l’è preso a scuola dalla maestra, non al ristorante”.
Vuole lanciare un appello alle istituzioni?
“Un mio appello è questo. Se dovete arrivare di nuovo a chiuderci a ottobre, non prendeteci in giro con mille euro di ristori, ma dite ‘quanti soldi avete perso? 10 mila euro? bene, vi diamo 10 mila euro’. Come ha fatto la Germania, come ha fatto l’Inghilterra. Non mille euro, così, che non ci paghi manco l’affitto”.