I militari dell’Arma imperiese hanno proseguito i servizi di controllo del territorio anche nel fine settimana appena trascorso, definito da “bollino rosso”: per tale ragione non hanno tralasciato la sorveglianza sulla circolazione stradale, proprio perché un presidio lungo le principali vie ordinarie di attraversamento della provincia potesse svolgere la doppia funzione di fornire assistenza agli utenti che ne avessero avuto bisogno e di deterrenza per chi intendesse violare le norme comportamentali del Codice della Strada: fortunatamente, sono state poche le infrazioni rilevate (17), principalmente per manovre pericolose, intralcio alla circolazione e utilizzo del cellulare alla guida.
Parallelamente, nell’ambito dell’intera area provinciale, sono stati dispiegati una serie di servizi straordinari finalizzati a garantire maggior sicurezza nelle zone più frequentate e negli orari ritenuti più “sensibili” ad iniziare dal tardo pomeriggio del venerdì e fino alle 06.00 di questa mattina.
Una predisposizione rivelatasi particolarmente efficace in tema di armi: i Carabinieri di Sanremo hanno infatti ricevuto diverse chiamate tramite il 112 NUE in cui veniva segnalata una persona – trasportata a bordo di un motociclo – che “mostrava” una pistola (rivelatasi poi fedele riproduzione di una semiautomatica) ai passanti percorrendo l’Aurelia da Sanremo ad Arma di Taggia.
I militari hanno quindi intercettato il veicolo: chiarita la situazione, hanno proceduto sequestrando il simulacro e denunciando l’individuo per procurato allarme.
A Ventimiglia, i Carabinieri hanno denunciato un uomo per minaccia grave, avendo questi rivolto un’arma verso una terza persona nel corso di una lite. L’evento, segnalato al 112 NUE, ha indotto i militari ad eseguire una perquisizione domiciliare, nel corso della quale è stata rinvenuta una c,d, “scacciacani” sottoposta a sequestro unitamente ai 6 colpi a salve che conteneva.
Appare opportuno evidenziare come taluni comportamenti potrebbero innescare – in determinate condizioni – reazioni nella controparte con conseguenze gravissime: basti pensare a chi, vedendosi minacciato da un’oggetto che riconosce come arma, si senta facoltizzato a difendersi.
Ancora a Sanremo, una persona è stata denunciata per lesioni personali aggravate avendo ferito un giovane con un coccio di bottiglia nel corso di una discussione degenerata a causa – molto probabilmente – dell’abuso di alcool: i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile e della Stazione, ricevuta la segnalazione sul 112 NUE, sono intervenuti in pochi minuti impedendo che la situazione si aggravasse ed hanno accompagnato l’aggressore in caserma mentre personale del 118 trasferiva il ferito al Pronto Soccorso in “codice giallo”.
A Ventimiglia, i militari hanno denunciato uno straniero il quale – in evidente stato di alterazione alcolica – ha danneggiato diversi scooter parcheggiati e i dehor di alcuni locali tra Via Hambury e Corso Genova.
Gli accertamenti eseguiti dai Carabinieri una volta condotto l’individuo in caserma hanno permesso di appurare come questi fosse irregolare sul territorio nazionale, segnalandolo anche per questo motivo.
I Carabinieri sono stati presenti anche in diverse manifestazioni, senza mai tralasciare le realtà più piccole o decentrate, ma non per questo meno importanti: ad esempio, l’inaugurazione della Expo Valle Arroscia a Pieve di Teco e i festeggiamenti del S. Patrono di Terzorio, luoghi dove l’Arma, con la Stazione, è unico riferimento per la popolazione.
Citiamo solo un episodio singolare: a Pieve di Teco, all’alba della Fiera, ai Carabinieri sono state segnalate alcune persone le quali chiedevano consumazioni alcoliche con una certa insistenza.
Il Comandante di Stazione – intervenuto con i militari in servizio – li ha indotti con bonaria fermezza ad un comportamento più equilibrato, cosi da godersi la festa e permettere agli altri di fare altrettanto.
Nella cornice caratteristica che offre il borgo, l’episodio richiama alla memoria le figure dei Marescialli Carotenuto e Rocca – perle dalla filmografia italiana interpretati, rispettivamente, dai compianti Vittorio de Sica e Gigi Proietti – i quali, molto probabilmente, si sarebbero comportati in modo analogo.