8 Novembre 2024 16:25

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8 Novembre 2024 16:25

“No Green Pass a Scuola”: raccolte 25 mila firme, il 1° settembre la consegna della petizione alle Camere

In breve: A consegnare la petizione l'avvocato genovese Daniele Granara. La raccolta firme ha interessato anche l'imperiese.

L’avvocato genovese Daniele Granara porterà al Senato della Repubblica e alla Camera dei Deputati la petizione, raccolta in ogni regione d’Italia, contro l’utilizzo del Green Pass negli istituti scolastici e universitari. La petizione è stata sottoscritta da oltre 25 mila persone, anche nell’imperiese, tra docenti, personale ATA, genitori e studenti.

25 mila contro il green pass: L’avvocato Daniele Granara porta la petizione al Senato e alla Camera dei Deputati

“L’Avv. Prof. Daniele Granara – si legge in una nota comunica che domani, 1 settembre 2021, alle ore 1o, al Senato della Repubblica, Piazza di S. Eustachio, e alle ore 11, alla Camera dei Deputati, Via della Missione, in Roma, depositerà petizione alle Camere ai sensi dell’art. 50 Cost., sottoscritta, con firme autenticate, raccolte in ogni Regione d’Italia, nessuna esclusa, dal 10 al 30 agosto 2021, da oltre 25.000 tra docenti, personale ATA, genitori e studenti allo scopo di:

  •  esporre la comune necessità dei docenti, del personale scolastico ed universitario, degli studenti di ogni ordine e grado e dell’Università, di non sottoporsi al cd. Green Pass per accedere ai locali degli istituti scolastici e universitari in cui svolgono la funzione docente o prestano servizio e, quindi, all’istruzione dell’infanzia, primaria, secondaria e universitaria, garantita dagli artt. 33 e 34 Cost.;
  •  chiedere alle Camere di denegare la conversione in legge del Decreto Legge, approvato dal Consiglio dei Ministri nella seduta del giorno 5 agosto 2021, emanato il 6 agosto 2021, n. 111, recante “Misure urgenti per l’esercizio in sicurezza delle attività scolastiche, universitarie, sociali e in materia di trasporti’, pubblicato sulla G.U. Serie Generale n. 187 del 6 agosto 2021.

La petizione è inviata per conoscenza e per quanto di rispettiva competenza, al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell’Istruzione, al Ministro dell’Università e della Ricerca, al Ministro della Salute, nonché al Presidente del Parlamento Europeo, al Presidente della Commissione Europea, al Segretario Generale del Consiglio d’Europa, al Presidente dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa, al Commissario Per i Diritti Umani del Consiglio d’Europa.

Auspica che i Signori Deputati e Senatori, ai quali la petizione sarà anche singolarmente inoltrata in copia nei prossimi giorni, riservino alla stessa la considerazione che il gran numero dei cittadini sottoscrittori, portatori di un qualificato interesse alla buona ed efficiente organizzazione del sistema scolastico, educativo ed universitario, esige.

Gli stessi che hanno esercitato un diritto loro garantito dalla Costituzione — quale strumento di democrazia diretta – seguiranno la sua evoluzione secondo le forme ed i rimedi costituzionali”.

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