Alfonsina Strada, la prima ciclista donna a correre il Giro d’Italia nel 1924, è la protagonista del nuovo appuntamento della rassegna letteraria “Un mare di pagine”, in programma per la sera di giovedì 2 settembre a Diano Marina alle 21 in piazza Martiri o del Comune.
La corridora emiliana, capace di superare mille difficoltà e milleuno pregiudizi prima di ottenere un successo internazionale, sarà ricordata da Simona Baldelli, scrittrice romana autrice per Sellerio del romanzo biografico “Alfonsina e la strada”, già best seller in Italia e pubblicato anche in Germania.
L’incontro sarà condotto da Marco Vallarino, direttore artistico della manifestazione promossa dall’Ufficio Cultura del Comune, e vivacizzata dalle letture dell’attore Roberto Guidarini. È inoltre prevista una esposizione di quadri della pittrice Antonella Cotta.
Alfonsina Strada, nata poverissima nel 1891 nella campagna modenese da una coppia di braccianti analfabeti, e cresciuta insieme a dieci fratelli nell’indifferenza degli stessi genitori, trovò già da bambina nella bicicletta il mezzo che l’avrebbe fatta diventare una donna “sconfinata”, capace di superare i suoi limiti e anche quelli di una società maschilista e patriarcale. Tra i suoi successi, anche il record mondiale di velocità femminile, stabilito a Moncalieri nel 1961. E poi tanti encomi, uno dei quali ricevuto dal re Vittorio Emanuele III proprio al Giro d’Italia.
Il romanzo di Simona Baldelli tratta anche la vita personale della ciclista: Alfonsina Strada si sposò due volte ed entrambe le volte rimase vedova; il primo marito finì addirittura in manicomio. A lungo ignorata dalla famiglia, che la considerava strana se non addirittura matta a dispetto degli aiuti economici che la donna forniva a tutti, riuscì infine a riconciliarsi con la madre, dopo averla ospitata a Parigi quando si esibiva al circo Barnum.
La rassegna “Un mare di pagine” proseguirà sabato 18 settembre con la presentazione del romanzo “La rosa dei venti” di Raffaella Ranise, pubblicato da Edizioni EGS. Una storia per ragazzi (e non solo) dedicata a un illecito traffico di opere d’arte, scoperto per caso da un bambino. Sullo sfondo, il ricordo di Gino Bartali, staffetta partigiana.