L’avvocato genovese Daniele Granara ha consegnato oggi, 1 settembre, alle ore 10, al Senato della Repubblica, Piazza di S. Eustachio, e alle ore 11, alla Camera del Deputati, Via della Missione, a Roma, la petizione, sottoscritta con firme autenticate, raccolte in ogni Regione d’Italia, comprese la Liguria e la provincia di Imperia, contro l’utilizzo del Green Pass negli istituti scolastici e universitari.
Un tema molto sentito con l’avvio dell’anno scolastico oggi, 1 settembre. A Imperia, questa mattina, personale scolastico senza green pass è stato respinto all’ingresso della scuola.
Scuola: petizione contro il Green Pass consegnata a Camera e Senato
In totale, tra personale Ata, docenti, genitori e studenti, sono state raccolte 27.252 firme.
La petizione si propone di:
- esporre la comune necessità dei docenti, del personale scolastico ed universitario, degli studenti di ogni ordine e grado e dell’Università, di non sottoporsi al cd. Green Pass per accedere ai locali degli istituti scolastici e universitari in cui svolgono la funzione docente o prestano servizio e, quindi, all’istruzione dell’infanzia, primaria, secondaria e universitaria, garantita dagli artt. 33 e 34 Cost.;
- chiedere alle Camere di denegare la conversione in legge del Decreto Legge, approvato dal Consiglio dei Ministri nella seduta del giorno 5 agosto 2021, emanato il 6 agosto 2021, n. 111, recante “Misure urgenti per l’esercizio in sicurezza delle attività scolastiche, universitarie, sociali e in materia di trasporti’, pubblicato sulla G.U. Serie Generale n. 187 del 6 agosto 2021.
“I funzionari competenti del Senato e della Camera dei Deputati – si legge in una nota dello studio legale Granara – hanno assicurato che la petizione sarà urgentemente annunciata alle Camere nella prima seduta e posta, conseguentemente, all’attenzione delle Commissioni competenti in relazione al procedimento in corso di conversione del Decreto Legge contestato. Auspica che i Signori Deputati e Senatori, ai quali la petizione sarà anche singolarmente inoltrata in copia nel prossimi giorni, riservino alla stessa la considerazione che il gran numero del cittadini sottoscrittori, portatori di un qualificato interesse alla buona ed efficace organizzazione del sistema scolastico, educativo ed universitario, esige.
Con riserva, in difetto, di esperire i rimedi costituzionali e di proporre la petizione nella competenti sedi dell’Unione Europea in relazione alla lesione dei diritti fondamentali operata dalla predetta disciplina legislativa”.