“Attraverso i miei quadri amo raccontare bellezza e poesia, ma anche cercare di lanciare dei messaggi”. Così, Giuseppe Ferrando, pittore loanese 79enne, descrive le sue opere, attualmente esposte (fino al 15 settembre 2021) alla Galleria Rondò di Piazza Dante, a Imperia.
Un viaggio tra i colori delicati, ma allo stesso tempo pieni di forza, dei suoi quadri, che raccontano emozioni, culture e sentimenti che fissano nel tempo momenti eterni.
Imperia: alla Galleria Rondò i quadri del pittore Giuseppe Ferrando
Ferrando negli anni ha ottenuto importanti riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale e, oltre alle esposizioni permanenti presso numerosi enti e musei, nel corso della sua carriera ha esposto i suoi quadri a prestigiose mostre, tra cui il mercato di arte Contemporanea “Immagina di Reggio Emilia, la fiera internazionale d’Arte Contemporanea Artexpo di New York, il “Salon Art du Nu” di Parigi e al “Festival Art 2010” di Spoleto.
Ecco cosa ha raccontato a ImperiaPost.
L’intervista a Giuseppe Ferrando
Quando ha iniziato a dipingere?
“Ho iniziato a dipingere che ero un bambino. La pittura e il disegno sono sempre stati nel mio cuore e nella mia anima. Ho iniziato con piccoli disegni. MiI piaceva dipingere le navi sul marciapiede con un pezzo di carbone, poi sono andato avanti. Ci sono stati degli anni dove non ho prodotto niente, poi ho ripreso, circa 30/40 anni fa, e non mi sono più fermato, iniziando a organizzare delle mostre.
I miei quadri erano apprezzati dalle persone e sono stato incoraggiato anche da persone esperte galleriste che mi hanno conosciuto”.
Quali sono le più grandi soddisfazioni della sua carriera?
“La soddisfazione grande è il pubblico quando esprime apprezzamento, lasciando anche apprezzamenti scritti e lusinghieri. Questo mi da molto piacere. Poi, naturalmente, le fiere importanti, come la Fiera di Reggio Emilia, la fiera di New York, dove ho mandato i miei quadri, la mostra del Nudo a Parigi, una mostra meravigliosa che mi ha dato molta soddisfazione”.
Ci può parlare del quadro “Sonata a Toulouse”?
“In questo quadro c’è un violista, una persona che conosco, della Rai di Milano. Per ambientarlo in modo adeguato e più pittorico, ho pensato di contornarlo dei personaggi di Toulouse Lautrec, copiati. C’è anche Lautrec, il suo autoritratto. L’ho realizzato circa 3/4 anni fa.
La tecnica di tutti i quadri è olio su tela”.
Ci può parlare del quadro “La guerra di Sasha”?
“Questo quadro è stato dipinto circa 2 anni fa. Volevo presentarlo a una mostra al Casinò di Sanremo. È molto rappresentativo, soprattutto al giorno d’oggi, visto quello che sta succedendo in Afghanistan. Stiamo assistendo a un fuggi fuggi della popolazione, in qualche modo gli uomini se la cavano, ma chi ci rimette di più sono le donne e i bambini. Sono in fuga e non si sa dove andranno a finire. L’espressione di questo bambino è quella di un bambino reduce di guerra, che ha un’espressione spersa e abbandonata”.
La mostra è visitabile fino al 15 settembre 2021, tutti i giorni dalle 10.00 a 12.00 e dalle 15.00 alle 19.00.