22 Novembre 2024 21:19

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22 Novembre 2024 21:19

Covid: vaccini, la Liguria verso l’80% delle dosi somministrate. Parla Toti. “Primo passo per l’immunità di massa”

In breve: "Da tempo sostengo che vaccinarsi deve essere obbligatorio sopra i 50 anni" - ha aggiunto il presidente Giovanni Toti

“Nella settimana tra il 13 e il 19 settembre, con questo trend di dosi giornaliere somministrate, in Liguria raggiungeremo l’80% dei vaccinati almeno con prima dose. Il primo step per raggiungere quell’immunità di massa indispensabile per sconfiggere il virus”. Così il presidente della Regione e assessore alla Sanità Giovanni Toti in merito all’andamento in Liguria della campagna vaccinale.

Covid: vaccinazioni in Liguria. Il punto del presidente Giovanni Toti

“Non posso che condividere le parole di ieri del presidente Draghi – ha aggiunto il presidente Toti -. Da tempo sostengo che vaccinarsi deve essere obbligatorio sopra i 50 anni. Non si può far gravare un ulteriore peso di questa pandemia sui giovani che da mesi continuano a dare il buon esempio. La vaccinazione è l’unico modo per riuscire a sconfiggere il virus e i numeri lo dimostrano visto che, grazie alle persone che si sono messe in sicurezza, anche questa settimana l’Rt è sotto l’1, oscillando tra 0,8 e 0,9”.

Ha riscosso grande successo anche la campagna di reciprocità vaccinale per chi risiede in Lombardia, Piemonte e Emilia-Romagna e ha soggiornato, o tuttora soggiorna, per un periodo medio-lungo in Liguria:

“Con l’estate che sta finendo, possiamo tirare le somme della campagna di reciprocità vaccinale che in Liguria si è rivelata un successo con 4.477 dosi somministrate a piemontesi, lombardi e emiliano-romagnoli – ha aggiunto ancora il presidente Toti -. Oltre ad un servizio offerto a chi è venuto in vacanza nella nostra regione, è stato anche un incentivo al turismo in un anno che ha registrato un boom di arrivi sia per le mete balneari sia per l’entroterra”.

I piemontesi vaccinati sono stati 2.896 (100 senza prenotazione nelle Open Night), i lombardi 1.450 (80 senza prenotazione), gli emiliano-romagnoli 131 (80 senza prenotazione). Le aree di maggior afflusso sono risultate Asl2 e Asl4 per i lombardi, Asl2 e Asl1 per i piemontesi, mentre gli emiliani sono stati ripartiti equamente sul territorio di Asl4 e Asl5.

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