Oggi, lunedì 6 settembre, l’On. Raffaella Paita, Presidente della Commissione Trasporti della Camera, incontrerà il Sindaco di Imperia Claudio Scajola per fare il punto sul tema infrastrutture. Tra queste c’è l’Aurelia Bis, progetto fondamentale per lo sviluppo di Imperia, ma ancora oggi avvolto nell’incertezza, soprattutto per quel che riguarda il tracciato.
Imperia: Aurelia Bis, i timori del Comitato Spontaneo Nuova Aurelia Bis Imperia Est- Valle di Oliveto
Il progetto dell’Aurelia Bis, infatti, è stato approvato dalla Giunta Comunale nel luglio del 2020 nella versione originaria, quella del 2003, ovvero senza le modifiche richieste dal Comune nel 2013, dopo un confronto con la cittadinanza (in particolare i residenti di Borgo Prino, Caramagna e Oliveto), e ancora oggi in attesa di una valutazione da parte della Conferenza dei Servizi.
Ed è proprio su questo aspetto che il Comitato Spontaneo Nuova Aurelia Bis Imperia Est- Valle di Oliveto, nato nel 2012 e sostenuto da 500 firme, ha chiesto chiarimenti con una lettera indirizzata all’On. Raffella Paita.
Il progetto del 2003
Il progetto definitivo prevede nove svincoli, tutti a raso, eccetto quello in corrispondenza dell’Autofiori, casello di Imperia Est.
Elenco svincoli
- Strada Statale Aurelia / Argine destro torrente Prino
- Autofiori Imperia Ovest
- Caramagna
- Artallo
- Baitè
- Argine sinistro torrente Impero (collegamento Strada Statale 28)
- Autofiori Imperia Est
- Rio Ciapasso (Diano Marina)
- Diano Marina, Statale Aurelia
Le otto gallerie
- Montecalvario (tra Val prino / Val Caramagna) ml 499
- Murata (Val Caramagna / Valle Artallo) ml 614
- Meriello (Valle Artallo / Baitè) ml 627,50
- Monte Bardellini (Baitè / Valle Impero) ml 1934
- Castelvecchio (Valle Impero / Imperia Est) ml 811
- Lagoni (Imperia Est / Lagoni) ml 525
- Capo Berta (Lagoni / Rio Ciapasso) ml 1663
- Diano (Rio Ciapasso / Diano Marina) ml 565
Le modifiche richieste dal Comune
- di eliminare il primo tratto di Aurelia Bis tra l’incrocio S.S. 1 Aurelia / argine destro torrente Prino, e rotatoria svincolo Autofiori Imperia Ovest, dirottando la nuova viabilità lungo via Littardi e realizzando una rotatoria all’incrocio di quest’ultima con la S.S. “Via Aurelia”;
- di realizzare il collegamento tra via Marte lungo l’argine destro del torrente Caramagna e la nuova rotatoria dell’Aurelia Bis prevista in val Caramagna;
- della disponibilità a valutare soluzioni alternative relative al tratto di via Oliveto;
Il caso Oliveto
L0 svincolo di Oliveto, nel progetto originario, è l’unico non a raso. Un progetto alternativo è già stato elaborato e prevede un abbassamento del tracciato, per limitare un impatto ambientale che, al contrario, sarebbe notevole.
Ed è proprio questo l’oggetto della lettera del Comitato all’On. Raffella Paita che, nel 2015, nell’ambito della campagna elettorale per la presidenza della Regione Liguria, incontrò i residenti di Oliveto, ribadendo la volontà della Regione di modificare il progetto dell’Aurelia Bis.
“Il progetto per quel che riguarda l’area del Casello Autostradale di Imperia Est e la Valle di Oliveto è stato oggetto di importanti prescrizioni, per varie questioni ambientali, da parte delle Autorità centrali, in particolare il Cipe, e fatte proprie dall’Ente Regione, nonchè di osservazioni da parte di Provincia e Comune.
Il progetto, se dovesse essere approvato definitivamente senza varianti, porterebbe a una grave compromissione dell’attuale paesaggio, ricco di vegetazione, e dell’antico borgo di Oliveto. Non solo, è bene che gli imperiesi sappiano che l’avvio dei lavori, se messo in atto senza varianti, implicherebbe il rischio del blocco, per almeno due anni, del casello autostradale di Imperia Est.
La soluzione alternativa c’è e potrebbe evitare quello che sarebbe un vero e proprio ecomostro. E’ stata elaborata dalla Regione Liguria nel 2012 e proposta proprio dall’allora assessore Raffaella Paita. Come Comitato chiediamo all’On. Paita se quella variante verrà effettivamente applicata al progetto”.
I due progetti a confronto
- rosa progetto originario
- blu varianti
L’Aurelia Bis dovrebbe allacciarsi alla Statale 28, tramite una galleria, all’altezza della bretella di Castelvecchio.
“Il progetto originario prevede un passaggio non a raso, ma a 22 metri di altezza, con un impatto ambientale notevole – spiega ancora il Comitato – Passerebbe attraverso la Valle Oliveto, con conseguenze devastanti, sia per l’ambiente, sia per l’inquinamento acustico, sia per il borgo, e poi invaderebbe tutta l’area verde dove sorge lo svincolo autostradale, allacciandosi con il tratto successivo, quello che porta a Diano, in corrispondenza della chiesa di San Luca.
Ecco dove passerebbe la versione originaria
La variante prevede invece il passaggio, quasi a raso, in via Felice Musso, in corrispondenza dell’ex frantoio, allacciandosi poi al tratto verso diano in un’area dietro al cimitero, con un minor impatto ambientale. Il problema non sono gli espropri, quanto chi si troverebbe un viadotto sopra la testa, senza alcun risarcimento. Ci auguriamo che l’On. Paita ci dia buone notizie”.