IMPERIA – Non usa mezzi termini il musicista imperiese Diego Campagna, nell’esprimere il suo disappunto nei confronti dell’assessore alla Cultura Sara Serafini e del suo operato. Facebook, come ormai accade d’abitudine, diventa il luogo dei carteggi tra i pubblici amministratori e i cittadini. Oggetto del contendere è la presenza – o meno – del musicista all’interno degli eventi musicali estivi di Imperia, e nello specifico del IX Festival Classico.
Diego Campagna, in occasione del concerto che si svolgerà il 19 luglio prossimo a Chiusavecchia con la partecipazione di Roberto Orengo e Mariella Devia, ha criticato in maniera molto diretta sulla sua bacheca di facebook la poca propositività e competenza degli amministratori imperiesi nel valorizzare la cultura:
“…una sola persona, che non è il Sindaco che stimo tanto, secondo me mi prende per il sedere o dubita della mia intelligenza. Se io suono male a NYC o a Boston o a Barcellona o a Tavole, non mi richiamano, qui invece c’e’ chi va avanti lo stesso e non so con quale coraggio“.
Uno sfogo in piena regola in cui il chitarrista di fama mondiale critica serratamente il modo di agire – o non agire – dell’assessore in carica Sara Serafini, sottolineando come la mancanza di fondi da dedicare alla cultura e agli eventi, sia diventato un paravento dietro il quale nascondersi.
“Se io oggi fossi l’assessore alla Cultura, Sport e Manifestazioni del Comune di Imperia, rinuncerei allo stipendio e lo impiegherei per finanziare gli eventi – ha detto Diego Campagna a Imperiapost -. E’ assurdo che Sara Serafini pretenda che io e altri artisti ci esibiamo, arricchendo il calendario degli eventi, ma senza vedere riconosciuto nulla a livello economico.
Sono 10 anni che finanzio in parte il festival, e nessuna associazione di Imperia vede un euro. Tutto si basa sulla buona volontà degli artisti…lo trovo svilente. Se un territorio vuol fare turismo deve puntare anche e soprattutto sulla musica e sulla cultura. I fondi si trovano. I Comuni limitrofi a Imperia ci sono riusciti, ed è per questo che suonerò ovunque, ma non qui nella mia città“.
Ovvio seppur moderato l’intervento dell’assessore Sara Serafini ha detto la sua, tornando sul nodo delle difficoltà economiche, e invitando i vari artisti a non impegnarsi troppo economicamente.
“Se risolvere le difficolta’significa poter dare contributi a tutti quelli che me li chiedono, benché siano iniziative pregiatissime, evidentemente non posso farlo…Ho chiesto a tutti la stessa cosa. Di non esporvi con troppe date, di tenerne una per portare avanti le iniziative annuali e, per chi chiede il patrocinio, che significa uno sconto del 50 per cento sulle tariffe ast (quindi un mancato introito per il Comune), se avete piacere di essere inseriti. Se non avete piacere amici come prima ovviamente. E’ l’unica proposta che potevo fare. Mi spiace“.
“Visto che non sono nella condizione di poter sostenere economicamente gli artisti, consiglio abitualmente di non fissare troppe date e rischiare quindi troppo di tasca loro. Le difficoltà economiche nel settore cultura sono note a tutti“, ha detto Sara Serafini a Imperiapost.
“Credo che il merito e l’arte vadano sostenuti e chi occupa un posto come il tuo deve fare il possibile perché questo accada – ha concluso Campagna nel carteggio virtuale -. Qui ad Imperia non mi è mai successo se non con una persona che tu conosci bene (Carlo Capacci, ndr) e siede spesso accanto a te, ma non importa“.
Polemiche a parte, il risultato per la città e per gli imperiesi, è che un grande artista nato qui e innamorato della sua città, non si esibirà a Imperia. Ovunque, ma non qui.
Uno spunto di riflessione non solo per l’assessore chiamato in causa.
Daria Chieppa