Commosso ricordo, in apertura all’odierno consiglio comunale di Imperia, per la recente scomparsa di Mario Martucci, Athos Giribaldi, Beniamino Giribaldi e Salvatore Grenci, importanti personalità della comunità imperiese.
Imperia: il Consiglio ricorda Mario Martucci, Athos Giribaldi, Beniamino Giribaldi e Salvatore Grenci
All’inizio dei lavori del Consiglio Comunale di oggi, martedì 14 settembre, il Sindaco Claudio Scajola e il presidente del Consiglio Pino Camiolo hanno ricordato il consigliere comunale Mario Martucci, scomparso recentemente all’età di 78 anni. Al suo posto è subentrato Giuseppe Venuto, il primo dei non eletti della lista Imperia Insieme.
Il Consiglio ha anche ricordato con commozione la scomparsa di Athos Giribaldi, Beniamino Giribaldi e Salvatore Grenci. È stato poi osservato un minuto di silenzio.
Pino Camiolo
“Quando ho saputo della scomparsa di Mario Martucci ho provato profondo dolore, condiviso da tutta l’amministrazione e di tutti i consiglieri comunali. Era un uomo semplice che si faceva benvolere da tutti, da sempre impegnato nel sociale, sindacalista alle Poste, consigliere comunale. Ascoltava le istanze di tutti i cittadini e le portava puntualmente all’attenzione dell’amministrazione.
Era un combattente. Le sue ultime parole, che mi ha detto al telefono, sono state: ‘ho una brutta situazione ma voglio a guarire e tornare al più presto tra di voi’. Da parte mia e di tutti i consiglieri le più sentite condoglianze alla famiglia. Siate fieri di aver vissuto con un uomo come Mario.
In questo periodo purtroppo abbiamo perso anche ex amministratori. Athos Giribaldi è scomparso a poco tempo dal traguardo dei 100 anni. È stato prima consigliere comunale, poi assessore negli anni 50, fu anche vice presidente dell’Autostrada dei Fiori. Un uomo di grande cultura. Le nostre condoglianze ai figli Mario e Fabrizia.
Beniamino Giribaldi si è spento a 78 anni, custode del santuario di Montegrazie per 50 anni. Organaro competente e bravissimo, ha restaurato tanti organi e ne ha creati nuovi in tutta la provincia e anche fuori. Fu consigliere comunale. Le più sentite condoglianze di tutto il consiglio comunale.
Infine Salvatore Grenci, ex consigliere comunale, figura importantissima della Sinistra Italiana, faceva parte di Rifondazione Comunista”.
Claudio Scajola
“Sono andato a trovare Mario Martucci tre o quattro giorni prima che ci lasciasse, sapevo di andarlo a salutare. Lo avevo sentito diverse volte al telefono. Nel corso della sua lunga malattia mi aveva più volte detto che forse era opportuno lasciare il posto da consigliere comunale, ma capivo che in fondo aveva una speranza di poter tornare a sedersi con noi. L’ho sempre invitato a rimanere nell’elenco dei consiglieri comunali.
In quelle poche ore prima che ci lasciasse, mi ha chiesto notizie sul procedere dei lavori della città, in particolare della zona di borgo Peri e piazza Ulisse Calvi, ancora con la passione di sempre. Ha vissuto una vita intensa alle Poste, come sindacalista, è sempre stata persona attiva nel sociale, era impegnatissimo come consigliere comunale e anche nell’associazione che riunisce le persone anziane era sempre presente. A 78 anni era attivissimo, anche nel combattere la sua malattia. Lo ricordiamo sicuramente per il suo modo di colloquiare, sempre in giro in mezzo alla gente. Quando l’ho salutato è riuscito a dirmi: ‘mi saluti tutti i consiglieri comunali?’
Al suo posto abbiamo collocato un mazzo di fiori con la sua targhetta ancora davanti. Dopodiché un vigile rubano porterà il mazzo di fiori alla vedova a casa sua a nome del consiglio comunale. In questi tre anni abbiamo già avuto due perdite di due nostri consiglieri comunali.
Abbiamo avuto la scomparsa anche di amministratori che nel passato sono stati in questa sala per svolgere il compito di amministratori della città di Imperia.
Athos Giribaldi è stato consigliere comunale dal 56 al 70 e per due anni è stato assessore in questo comune. Era un uomo di cultura, aveva una bella penna, ha avuto diverse esperienze di vita associativa, ha svolto il suo compito con molta professionalità. Ho un ricordo personale. Mio padre, quando morì, è stato ricordato in consiglio comunale e uno dei discorsi che più mi aveva colpito è stata la commemorazione che fece Athos Giribaldi. Ha vissuto bene fino a 99 anni, ma a qualunque età c’è sofferenza per chi subisce una perdita.
È morto anche Beniamino Giribaldi. Parlare di lui è come parlare del Santuario di Montegrazie. È stato consigliere comunale per 10 anni, anche assessore del comune di Imperia alle frazioni. Se si andava al santuario ed era chiuso bisognava passare da casa sua per la chiave, altrimenti lui era lì a sistemare e pulire. È stato il primo della comunità convinto dell’importanza del Santuario di Montegrazie, il vero custode.
Infine, Salvatore Grenci. Ricordiamo tutti il suo sarcasmo che lo portò a diventare un bravo scrittore di gialli. Un uomo profondo, molto aperto al dialogo, con le sue idee, ma sempre aperto a un confronto civile e corretto. Posso annoverarlo tra i miei migliori amici, pur essendo di Rifondazione Comunista, abbiamo avuto tantissimi interessanti confronti insieme. Si era appassionato alla storia della città. È stato nominato alla commissione toponomastica e non ha mai saltato una riunione. Conosceva a fondo Imperia.
Tutte queste personalità sono accomunate da una caratteristica: erano brave persone”.