Tensioni questa mattina, mercoledì 15 settembre, primo giorno di scuola in Liguria, all’Istituto Ruffini di Imperia, per una collaboratrice scolastica senza green pass che rifiutava di lasciare l’edificio.
“Il mio posto di lavoro non lo lascio, mi devono portare via con la forza”. Ha affermato Laura Muratore rilasciando dichiarazioni ai giornalisti presenti.
Sul posto sono poi intervenuti gli agenti di Polizia che hanno scortato la donna fuori dall’Istituto, identificandola e invitandola ad allontanarsi. Come previsto in questi casi, il dirigente Scolastico della scuola, Luca Ronco, ha firmato il provvedimento di sospensione dal lavoro.
Imperia: bidella green pass si rifiuta di uscire da scuola, al Ruffini interviene la Polizia
“Stamattina sono arrivata, ho timbrato, non ho il green pass perchè ho deciso di non farlo. Non lo faccio perchè è anticostituzionale, costa e ce lo deve dare lo Stato. Una persona che deve lavorare non può anticipare queste cifre qua ogni due giorni se pensa di non fare il vaccino. Il vaccino è anticostituzionale. Una persona è libera di fare quello che vuole, lo dice la Costituzione, non lo dico io.
Io non me ne vado da qui, perchè me ne devo andare. Questo è il mio posto di lavoro. Ho diritto come tutti gli italiani, come tutte le persone, abbiamo una dignità e il diritto di lavorare. La Costituzione dice che non bisogna discriminare le persone.
Ho parlato con un funzionario di Polizia che mi ha chiuso il telefono. Mi ha detto che il preside mette in atto le regole.
Io non me ne vado, perchè dovrei andare via? Questo è il mio posto di lavoro. Non so cosa fanno gli altri. Se facciamo come le pecore che facciamo tutti allo stesso modo. C’è qualcuno che la pensa come me ma non ha il coraggio di farlo. La Costituzione lo dice, perchè dovrei avere paura? Non possono fare cose anticostituzionali.
I politici non possono entrare nella Camera con il green pass, perchè è anticostituzionale, mentre a noi ci obbligano, ma la legge è uguale per tutti.
Mi devono prendere di forza, cosa fanno, mi arrestano? Domani torno a lavorare, chiamo le forze dell’ordine. Oggi ho chiamato la polizia domani chiamo i carabinieri, ma il mio posto di lavoro non lo lascio.
Mi dispiace che le persone abbiano paura di tutelare i loro diritti. Ci manovrano, ci trattano come burattini, siamo strumentalizzati dalla loro decisioni. Posso essere padrona di non mettere niente nel mio corpo. Potrei avere delle problematiche. Quando lo riterrò opportuno per me e per la mia salute lo farò. So che ci vuole prima la salute di tutti, ma come si dice Dio pensa a tutti e ognuno pensa per sè”.