Il Circolo Parasio interviene con una nota stampa, per rispondere alle accuse di Lucio Sardi (esponente di Sinistra Italiana) in merito alla mostra permanente di mattonelle artistiche.
Imperia: mostra di mattonelle artistiche, il Circolo Parasio risponde alle accuse di Lucio Sardi (SI)
“Sono rimasta molto colpita dalla “fantasia interpretativa” di Sinistra Italiana – scrive Simona Gazzano , presidente del Circolo Parasio – Fantasia che in altre occasioni sarebbe lodevole, non fosse che, nel caso specifico, significhi travisare completamente gli intenti ed il significato di un’ iniziativa.
Mi riferisco, ovviamente, alle opinioni maldestramente e completamente prive di fondamento, espresse riguardo alla manifestazione “Una Mattonella al Parasio”, che ha visto l’inaugurazione del Balcone degli Artisti in Borgo Parasio, organizzata dall’associazione della quale sono neo presidente.
Bene, premetto che non sia assolutamente il mio stile né tantomeno la mia filosofia quella di alimentare critiche distruttive e polemiche che si basino sulla pura supposizione, da parte di chi nulla conosce del nostro operato, del nostro lavoro, dell’impegno costante di numerosi soci volontari che, con passione e lontani da qualsivoglia inspirazione faziosa, impegnano il proprio tempo per la riuscita delle nostre proposte, che siano ludiche o prettamente culturali.
Sottolineo di presiedere un’associazione che non è assolutamente una sede di partito, né mai lo è stata, annoverando fra i membri del proprio direttivo e dei propri associati, ora come in 52 anni, pensieri di ogni sorta di ispirazione, riuscendo a lasciare fuori dalla porta delle sedi tutto ciò che all’ attività del Circolo fosse estraneo.
Trovo che la faciloneria e la sicumera con le quali certe affermazioni siano state urlate ai quattro venti, siano rappresentative di chi abbia solamente bisogno di trovare un motivo per attaccare un ipotetico avversario, mancando completamente di informazione, nonché di rispetto al lavoro di tanti mesi e di tante persone.
Chi parla di modi “morti” per fare, dovrebbe ragionare se, invece, sia “un modo vivo”, sparare sentenze senza cognizione di causa alcuna, non proponendo, di contro, alcuna attività, alcuna iniziativa che anche solo lontanamente crei un movimento ed un interesse simile a quello che è stato creato nell’occasione di domenica.
Ci tengo a sottolineare che il Circolo Parasio non ha incassato neppure 1 Euro da chicchessia e che la direttrice artistica, Serenella Sossi, ha lavorato e collaborato con noi a titolo completamente gratuito, facendo affidamento solo alle proprie forze di artista che, piaccia o non piaccia, si muove in contesti internazionali.
Il Circolo Parasio non è solito “assoldare comparse” per fare da figuranti alle proprie manifestazioni, la gente, la grande quantità di gente che con regolarità decide di presenziare entusiasticamente da anni ed anni, lo fa in modo completamente autonomo.
E questo è motivo di grande orgoglio per noi, lo sottolineo, invogliandoci a continuare a sostenere ed a promuovere cultura, quella con la C maiuscola, che è libera, convinta, varia, appassionata. Il nostro orizzonte è molto esteso. Da sempre offriamo modo e possibilità di potersi proporre e promuovere a tutti, tanto da dover, ogni tanto, accantonare qualche richiesta per mancanza di tempo disponibile.
L’estate che è appena trascorsa, così come le altre precedenti, hanno visto alternarsi attori, scrittori, cantanti, pittori, fotografi. Per tutti e con tutti abbiamo proposto e prodotto cultura. Libera.
La città di Imperia, contrariamente a quanto affermato, è una città decisamente molto viva dal punto di vista culturale, specialmente negli ultimi anni. Quello che viene chiamato iperbolicamente e senza senso cannibalismo culturale, si chiama in realtà capacità collaborativa o varietà di proposta.
Riunire tante realtà diverse come quelle che si trovano ad operare all’interno della Città di Imperia, non è cosa semplice, ma di fatto così è stato, in un periodo decisamente avverso, tra l’altro. Sul valore e sul senso artistico dell’esposizione, ricordo che il senso artistico sia quanto di più soggettivo possa esistere, ma credo che, a riguardo, solo chi di competenza possa rispondere nel modo giusto. Per ora, noi, quassù, ci godiamo le tante e tante visite, i tanti sguardi ammirati e curiosi che, da giorni, animano il nostro amato borgo”.