SANREMO – Nei giorni scorsi, a Sanremo, la Squadra Mobile ha tratto in arresto un 23enne della città matuziana, già noto alle forze dell’ordine, in attuazione di un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso nella stessa giornata dalla Procura della Repubblica di Imperia, dovendo il giovane espiare la pena di quasi 5 anni di reclusione (oltre che 21mila euro di multa).
Nel corso dell’operazione è stata anche rinvenuta e sequestrata della sostanza, apparentemente stupefacente, che verrà sottoposta ad analisi di laboratorio, nonché la somma di euro 3.300 ritenuta provento di attività illecite ed anch’essa sottoposta a sequestro.
Il giovane, trovato in possesso di 8 kg di marijuana è stato sottoposto agli arresti domiciliari.
Quest’ultimo arresto rientra in una più vasta attività investigativa, iniziata nell’autunno del 2012, volta a contrastare lo spaccio di droga nella città dei fiori e che nell’arco di soli 5 mesi ha portato al sequestro di oltre 20 chilogrammi di sostanze stupefacenti di vario genere ed all’arresto di numerosi soggetti gravitanti nel mondo dello spaccio.
Il ventitreenne, a dispetto della giovane età, aveva consolidato la sua posizione nell’ambiente del traffico degli stupefacenti. Fin dalla minore età aveva dimostrato particolare scaltrezza criminale, che nel tempo era riuscito a “perfezionare” sino al punto da essere considerato un soggetto dalla pericolosità sociale molto spiccata.
Nel 2010, a seguito di attività investigativa svolta da questa Squadra Mobile, con l’ausilio di mezzi tecnici, il giovane è apparso come figura di primo piano nell’ambito dello spaccio di droga, dimostrando di essere l’unico a conoscere il luogo della custodia della droga ed il solo a determinarne il prezzo, con l’aggravante dello spaccio anche in prossimità di un istituto scolastico.
Con la condanna definitiva del giovane in questione e l’arresto nei giorni scorsi di un noto trafficante di droga di origine albanese, la Polizia di Stato ha inferto un duro colpo al traffico della droga nel ponente ligure, gestito prevalentemente da cittadini italiani e da cittadini extra unionisti di etnia indoeuropea in contatto con appartenenti ai cartelli del narcotraffico balcanico.