“In era di pandemia, non troviamo accettabile che ci sia una classe ‘pollaio’ da 26 alunni“. È questo il grido di allarme di alcuni genitori della classe prima dell’istituto comprensivo Littardi di Piazza Roma.
Si tratta di un argomento molto dibattuto nelle ultime settimane in tutta Italia, con l’avvio del nuovo anno scolastico, specialmente in riferimento alle norme di prevenzione nell’ambito del contenimento del contagio da Covid 19.
Imperia, scuola: classe “pollaio” alla Littardi, genitori sul piede di guerra
“Quello che è successo l’anno scorso – affermano i genitori – proprio all’Istituto Littardi, a causa dei contagi per Covid sembra non aver insegnato nulla alla dirigenza che al contrario di scuole come quella di Caramagna e di via Gibelli non ha previsto la divisione degli alunni in due classi. Nella situazione attuale siamo pronti ad avere la classe in quarantena di continuo, per i nostri bambini sarà un disastro.
Noi genitori non siamo stati informati di questa scelta fino a martedì mattina, tempistica che ci ha precluso altre scelte. Alcune famiglie hanno scelto la Littardi anche per motivi di organizzazione con il lavoro: l’orario di ingresso, alle 7.50, rispetto ad altre scuole in cui si entra alle 8.30 senza la possibilità di accedere al pre-scuola.
Infine all’interno della classe ci sono circa 10 bambini stranieri che hanno difficoltà linguistiche e una ‘classe pollaio’ non crediamo sia la soluzione migliore per consentire a tutti, soprattutto a chi ha più difficoltà, di essere seguiti al meglio.
Non riusciamo a capire perché in altre scuole classi da 29 o da 26 sono state divise, con un massimo di 16 alunni per classe, e alla Littardi ciò non si possa fare. Ci appelliamo al Provveditore agli Studi Luca Lenti affinché questa situazione venga risolta nel più breve tempo possibile”.
La replica del nuovo preside Angelo Quaglia
“La classe in questione – dichiara il dirigente scolastico Angelo Quaglia a ImperiaPost – al momento è di 25/26 alunni, una cifra che rientra nelle norme ministeriali. Il numero massimo per la scuola primaria è di 26 alunni. Chiaramente 25/26 alunni in una sola classe non sono pochi, ma sono dentro i parametri e quindi non sarebbero da definirsi “pollai”.
Detto questo, siamo consapevoli che sarebbe preferibile avere classi meno numerose e capiamo bene la preoccupazione dei genitori. Per questo motivo abbiamo già provveduto a inserire un insegnante di potenziamento in più, proprio per supportare le classi dove c’è più bisogno, in particolare questa classe.
Grazie all’insegnante di potenziamento, spazi permettendo, potremo quindi svolgere attività che miglioreranno il servizio e potremo dividere la classe in gruppi quando c’è la possibilità.
Siamo molto attenti a questa tematica e faremo tutto il possibile per migliorare la situazione. Bisogna sottolineare che, in questo momento, abbiamo adottato le soluzioni migliori con le risorse che abbiamo attualmente disponibili. La situazione potrebbe migliorare quando arriveranno ulteriori risorse ministeriali che ci permetteranno di avere personale aggiuntivo. Monitoreremo la questione con molta attenzione”.