Ogni giorno, i Carabinieri della Compagnia di Sanremo dispiegano sul territorio diversi servizi di controllo del territorio, a piedi e in uniforme, pronti ad intervenire in caso di chiamate tramite il 112 NUE o per agire in flagranza di reato. Inoltre, sulla base delle segnalazioni che raccolgono – anche dai reparti limitrofi – sui cosiddetti “elementi sospetti”, focalizzano la loro ricerca su individui che corrispondano a quelli oggetto di segnalazione.
A onor del vero, le persone che commettono reati – specie quelli ai danni di anziani, come truffe o furti con destrezza – di sospetto hanno ben poco, trattandosi di individui vestiti normalmente, che sanno muoversi nel contesto cittadino con la naturalezza della persona qualunque.
Qui subentra l’esperienza del Carabiniere, che riesce a individuare coloro i quali, ancorchè dissimulandosi, “escono dagli schemi”, risultando al militare estranei al contesto.
È quello che è successo a Sanremo, quando i militari della Stazione matuziana hanno proceduto al controllo di una donna ed un uomo, rispettivamente di 20 e 30 anni, trovandoli in possesso di un paio di guanti in lattice e di un cacciavite di grosse dimensione: tali oggetti – come testimoniano i sistemi di videosorveglianza interni alle abitazioni – sono comunemente utilizzati per l’effrazione delle porte degli appartamenti, che vengono poi rovistati senza lasciare impronte.
Gli ulteriori accertamenti hanno permesso di appurare come sull’uomo pendesse un ordine di carcerazione per rapina, lesioni e ricettazione, emesso nel maggio scorso. Lui è stato quindi arrestato e trasferito al carcere di Sanremo, mentre la ragazza è stata denunciata all’Autorità giudiziaria per possesso ingiustificato di strumenti atti allo scasso.