La mensa per docenti e personale Ata non impegnati nel servizio di sorveglianza scolastica (elementari e medie) sarà a pagamento. Lo ha stabilito il Comune di Imperia con una delibera di giunta approvata nelle scorse settimane.
Imperia: mense scolastiche, docenti e personale Ata non in servizio pagheranno
Il Comune è intervenuto dopo aver verificato, in contraddittorio con la Seris, società in house incarica della gestione del servizio di refezione scolastica, che, su base annua, una media pari al 30% di insegnanti statali e personale Ata, avrebbe utilizzato il servizio mensa gratuitamente senza averne titolo.
Un problema innanzitutto di natura economica. Il Ministero, infatti, dal 1999 eroga un contributo ai Comuni per le spese del servizio mensa offerto al personale scolastico, insegnanti e non. Contributo che, però, non copre il personale non impegnato nel servizio di sorveglianza scolastica. Da qui, l’aggravio solo a carico dei Comuni, come nel caso di Imperia.
“Il contributo ministeriale aiuta a coprire i costi del personale scolastico del tempo pieno – spiega a ImperiaPost l’assessore Luca Volpe – chi invece mangia in mensa in occasione del rientro pomeridiano, nell’ora buca, per intenderci, non è coperto. Sino ad oggi docenti e personale Ata non pagavano, da ora pagheranno 4.80 euro, lo stesso costo stabilito per gli alunni. Ci è sembrato giusto”.
Chi pagherà
- insegnanti statali e personale ATA non in servizio nell’orario di refezione;
- personale educatore comunale e/o in convenzione non in servizio nell’orario di refezione;
- genitori di alunni che prendono parte ad iniziative esperienziali e laboratoriali di condivisione con i propri figli del pranzo a scuola, anche finalizzate ad indagini di customer satisfaction.