Ieri pomeriggio, a Pompeiana, l’associazione Praugrande, in collaborazione con il Circolo di Legambiente a Ponente e con il patrocinio del Comune, ha aderito all’iniziativa “Puliamo il Mondo“, promossa da Legambiente.
Con ritrovo alle 14.30, in piazza della chiesa a Pompeiana, i volontari, una quindicina circa, hanno ripulito dai rifiuti la zona di San Bernardo nei pressi dell’area pic-nic e proseguito per un tratto della strada che porta a Cipressa, all’interno del SIC di Pompeiana. L’Associazione Praugrande, inoltre, ha installato nella zona del SIC di Pompeiana un nuovo pannello illustrativo.
Pompeiana: volontari al lavoro per l’ambiente, parlano gli organizzatori
Gian Marco Calvini, presidente associazione Praugrande
“Si tratta di una manifestazione nazionale che da decenni organizza Legambiente. Centinaia di volontari puliscono un’area che scelgono, che ha bisogno di essere pulita. Noi siamo una piccola associazione di Pompeiana che si chiama ‘Praugrande‘ e da anni partecipiamo a questa iniziativa, appoggiandoci al Circolo Legambiente più vicino a noi, in questo caso Legambiente a Ponente. Normalmente l’area che puliamo è il sito di interesse comunitario che è nel nostro paese. Oggi installeremo anche un pannello, in sostituzione di quello fatto mettere dal Comune di Pompeiana che oggi è illeggibile. Il pannello spiega le specie naturalistiche principali di Pompeiana, che sono una lucertola, la lucertola più grande in Europa, che arriva anche a 60 cm di lunghezza, e una specie di rana, molto rara in Italia che si chiama Pelodite Punteggiato, e poi le orchidee spontanee che crescono dappertutto nel Mediterraneo”.
Lorena Sablone, presidente Legambiente a Ponente
“Siamo molto contenti di questa collaborazione. ‘Prau Grande’ non si occupa soltanto di questa operazione di pulizia che oggi facciamo e che chiamiamo giornata ecologica. Si occupa anche di questo Sic, un sito di importanza comunitaria, che ha una rilevanza, dal punto di vista ambientale, degna di tutte le altre certificazioni riconosciute a livello europeo. Questa collaborazione è importante perché significa che sul territorio ci sono ancora delle energie che hanno voglia di portare avanti un discorso sull’ecologia e sull’ambiente. E’ importante anche perché sta venendo meno l’interesse per l’ambiente. Lo abbiamo visto ieri nella giornata di sciopero organizzata dai Fridays For Future, la presenza è stata limitata rispetto agli anni scorsi, quanto meno sul territorio. Faccio un appello ai giovani, che devono sensibilizzarsi rispetto al tema dell’ambiente, perché il futuro è il loro e quindi noi siamo qui per aiutare l’ambiente, ma è importantissimo che siano anche loro a collaborare.
In provincia di Imperia poca partecipazione da parte dei giovani? Non so dire il perché. Posso parlare per quella che è la mia esperienza. E’ molto difficile accompagnare i giovani perché la nostra generazione, quella dei genitori, non è preparata sul tema, non ha una spiccata sensibilità come accade in altre zone d’Italia e del mondo. Credo si parli di una non formazione a livello familiare e scolastico.
Lancio una sfida anche alle scuole. Il nostro circolo è presente nelle scuole, è stato presente con alcune scuole lo scorso anno, facendo un grosso lavoro sulle plastiche. Ci sono state scuole primarie che hanno collaborato con noi e che hanno effettivamente avuto un bel risultato. Il feedback da parte dei bambini è stato molto interessante. Noi stiamo cercando di lavorare sulle giovani generazioni, cercando di far capire attraverso il nostro intervento quanto è importante occuparsi dell’ambiente nella zona in cui viviamo. Perché noi viviamo in una realtà che ha delle peculiarità che vanno preservate in tutto e per tutto.
Cerchiamo attraverso i giovani di crescere anche come associazione. Abbiamo la fortuna di avere all’interno della nostra associazione delle liceali che stanno facendo un ottimo lavoro e una biologa che si occupa della parte scientifica e che porta la sua esperienza nelle scuole. Stiamo cercando di coinvolgere i ragazzi perché ci siamo accorti noi per primi che c’è una grande carenza a livello giovanile per quanto attiene l’ambiente”.