22 Novembre 2024 18:35

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22 Novembre 2024 18:35

Sanremo: donato all’ospedale un mammografo di ultima generazione. “Importante strumento di prevenzione del tumore al seno”/Le immagini

In breve: L’iniziativa punta a supportare la ripresa delle attività di prevenzione del tumore al seno, che hanno subito una pesante battuta d’arresto durante la pandemia.

L’ASL 1 di Imperia è una delle strutture sanitarie identificate da Fucina Sanità sull’intero territorio nazionale per ricevere un mammografo di ultima generazione, donato grazie alla straordinaria collaborazione tra Roche Italia e Fujifilm Italia, per la prima volta insieme con la campagna “Screening Routine”.

L’iniziativa punta a supportare la ripresa delle attività di prevenzione del tumore al seno, che hanno subito una pesante battuta d’arresto durante la pandemia.

Sanremo: donato all’ospedale un mammografo di ultima generazione

Le indagini condotte dall’Osservatorio Nazionale Screening evidenziano dati allarmanti: nei primi 5 mesi del 2020, quelli più fortemente impattati dalla pandemia, si è assistito ad un calo dello screening mammografico pari al 53,6% vs 2019, attestatosi al -37,6% considerando l’intero 2020 – con un ritardo accumulato di 2,8 mesi, dato che sale a 4,5 mesi considerando l’intero 2020. Un trend negativo che, secondo uno studio pubblicato su Lancet su dati relativi alla popolazione in UK, si stima potrebbe tradursi in un aumento della mortalità a 5 anni per tumore al seno tra l’8 e il 9%.

Una situazione senza precedenti che richiede, quindi, una sinergia e un impegno eccezionali da parte di tutti gli attori del Sistema Salute per recuperare il tempo perduto e invertire questo trend, ripartendo con lo screening mammografico e avvicinando nuovamente le donne ad una sana e regolare routine di prevenzione.

Guardando più da vicino la situazione a livello locale, in Liguria secondo il Rapporto AIOM-AIRTUM si registrano ogni anno 1.650 nuovi casi di tumore al seno. I dati regionali dell’Osservatorio Nazionale Screening riportano di -37.759 donne (fascia 50-69 anni) chiamate (-33%) ad effettuare la mammografia nel 2020 rispetto al 2019, per un totale di -38.412 (-56,2%) donne esaminate e un ritardo accumulato pari a 7 mesi.

“Il mammografo – commenta Claudio Battaglia, responsabile della S. S. D. Senologia Clinica e Breast Unit del “Borea” di Sanremo – migliorerà sicuramente la risposta nei confronti dell’utenza attenta alla prevenzione. Con questo utilissimo macchinario recupereremo il tempo perso per via dell’emergenza epidemiologica da Coronavirus: il tumore al seno è una malattia da non sottovalutare e questo strumento ci darà una grossa mano per lo screening”.

Questa moderna apparecchiatura – afferma il presidente della Regione Liguria e assessore alla Sanità Giovanni Toticonsentirà agli specialisti di operare con sempre più complesse procedure, garantendo un sensibile miglioramento dell’attività clinica. Dopo quasi due anni di emergenza sanitaria, in cui la nostra sanità grazie all’impegno straordinario di tutti i suoi professionisti ha concentrato gran parte delle proprie energie a salvare vite e sconfiggere il virus, la sfida per i prossimi mesi sarà non solo riportare le prestazioni sanitarie rivolte ai cittadini ai livelli pre-Covid, ma potenziarle ulteriormente, anche grazie a nuove apparecchiature come questa, preziosissima nell’ambito dell’attività di screening e prevenzione”.

Prioritario, nell’ottica di rilanciare lo screening mammografico, è, inoltre, il tema dell’aggiornamento tecnologico e digitale dei macchinari, identificato come un’area chiave anche nell’ambito del PNRR: il recente rapporto Monitor 45 curato da AGENAS, dedicato al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, mette in evidenza lo stato di obsolescenza di molte apparecchiature sanitarie in dotazione delle nostre strutture sanitarie e tra questi rientrano anche i mammografi, di cui ben il 27% risulta avere tra i 6 e i 10 anni, a cui si somma un ulteriore 22% in uso da oltre 10 anni.

L’ASL 1 di Imperia è stata selezionata nell’ambito della Campagna “Screening Routine” per ricevere la donazione di un mammografo di ultima generazione da un ente indipendente come Fucina Sanità, che ha adottato 6 criteri rigorosi, in ordine di priorità: coerenza con le programmazioni nazionali e regionali; equilibrata distribuzione geografica a livello nazionale e nella scelta delle Asl metropolitane e provinciali; percentuale di esami in meno nel 2020 rispetto agli anni precedenti; necessità di sostituzione delle apparecchiature obsolete, con particolare attenzione a quelle analogiche rispetto alle digitali presenti in ogni Regione; strutturazione organizzativa delle Direzioni aziendali e delle Strutture da coinvolgere sulla base dei risultati attesi in termini di abbattimento delle liste di attesa.

“Essere una delle 10 Asl d’Italia scelte da Roche Fujifilm è un vanto e motivo d’orgoglio per la nostra Azienda Sanitaria. Questo mammografo – spiega Silvio Falco Direttore Generale di Asl1 – sarà un’arma in più per contrastare il tumore alla mammella ma soprattutto fare prevenzione strumento fondamentale per combattere questa patologia che ogni anno colpisce molte donne”.

Il servizio di screening mammografico è destinato alle donne residenti in provincia di Imperia, in particolare per coloro che non hanno sviluppato in precedenza un tumore della mammella e prive di sintomi al seno. Altro requisito è quello di non aver eseguito una mammografia negli ultimi due anni. Il protocollo nazionale prevede l’esecuzione della mammografia, ripetuta ogni due anni; le donne ricevono l’invito a partecipare allo screening direttamente all’indirizzo di residenza per lettera. L’invito contiene le informazioni necessarie per aderire al programma proponendo l’esecuzione della mammografia in due proiezioni radiologiche.

Nell’ambito della Campagna e della donazione dei mammografi è stato previsto anche un intervento volto a decorare i locali dedicati allo screening. Questo approccio, che nasce da un progetto di Fujifilm denominato “Harmony”, combina l’utilizzo di mammografi di ultima generazione a soluzioni di design dell’ambiente in cui il macchinario viene collocato, con l’obiettivo di rendere la sala mammografica un luogo più accogliente.

La pandemia Covid-19 ha costretto il SNN, soprattutto nel primo periodo dell’emergenza, a concentrare tutte le energie nel contrasto al virus e nell’assistenza ai malati di coronavirus, ma come ogni crisi, può essere anche motore di un cambiamento positivo: il rafforzamento della sanità territoriale attraverso una rete di servizi locali, interconnessi e multidisciplinari, che possano essere frutto anche di collaborazioni e iniziative tra pubblico e privato, con l’obiettivo comune di dare risposte efficaci ai bisogni di salute di milioni di pazienti oncologici e garantire in modo omogeneo in tutto il Paese terapie e prestazioni appropriate, senza ritardi o interruzioni e in piena sicurezza, anche in tempi di pandemia.

La campagna “Screening Routine”, promossa da Roche Italia e Fujifilm Italia, è realizzata in collaborazione con Fondazione Roche e Fucina Sanità e con il patrocinio di AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica), SIRM (Società Italiana di Radiologia Medica e Interventistica), GISMa (Gruppo Italiano Screening Mammografico), A.I.T.e.R.S. (Associazione Italiana Tecnici di Radiologia Senologica), F.A.V.O (Federazione Italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia), Cittadinanzattiva, Europa Donna Italia, A.N.D.O.S. Onlus e IncontraDonna Onlus.

Scopri di più sul sito dedicato alla campagna www.screeningroutine.it e sui canali digitali e social di Roche Italia e Fujifilm Italia.
#ScreeningRoutine

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