“Su 106 punti vendita che Carrefour, a livello nazionale, ha annunciato di cedere a terzi, quindi in franchising, forte è la preoccupazione per i 17 punti vendita liguri con circa 120/150 persone coinvolte“. Lo evidenzia in una nota Fabio Piccini, responsabile del settore Commercio della Filcams Cgil di Genova.
La multinazionale punta ad un franchising spinto sul modello Conad
Spiega Piccini: “La Liguria è sempre stata lo zoccolo duro dei “diretti” in quanto è la regione più performante con il 50 % dell’utile express Italia. Negli ultimi anni l’azienda non ha più investito e riteniamo ci sia un disegno ben preciso che di fatto tende, sul modello Conad, verso un franchising spinto. Mentre Carrefour continua a parlare di sviluppo, nel frattempo continua a cedere punti vendita e a dare incentivi per abbassare il numero di dipendenti a suo carico. Quando si parla di franchising si deve avere chiara una cosa: parliamo di imprenditori troppo spesso non strutturati per garantire tranquillità ai lavoratori, che mantengono il posto di lavoro ma perdono come prima cosa il contratto integrativo. La mossa della frammentazione produce inoltre perdita di rappresentatività a livello sindacale e questo è un elemento che alle multinazionali sappiamo fare molto comodo”.
Lunedì convocati i delegati per fare il punto sulla situazione
Conclude Fabio Piccini: “La Filcams CGIL, a livello nazionale, il 4 ottobre convocherà le delegate e i delegati per fare una valutazione compiuta e promuovere le azioni da portare avanti unitariamente in merito a un piano che riteniamo inaccettabile“.