Dopo la decisione del sindaco di Imperia Claudio Scajola, in controtendenza con quella di tutti gli altri primi cittadini della provincia, di tenere aperte le scuole lunedì, nonostante l’allerta per il maltempo, avanti una classe del Liceo artistico di Imperia. Che in una lettera aperta rivolta al sindaco Scajola, contesta la sua decisione.
Il testo della lettera aperta di una classe del Liceo Amoretti e Artistico al sindaco di Imperia
Buonasera signor Scajola,
Le scrivo a nome della 3AG del Liceo Amoretti e Artistico di Imperia.
Dopo ore di discussione, siamo arrivati alla conclusione che è totalmente irrazionale la scelta presa da Lei per quanto riguarda il mantenimento dell’apertura degli Istituti nel bel mezzo di un’allerta meteo di secondo livello.
La maggior parte della classe per arrivare a scuola deve prendere il treno o la corriera, quelli più vicini da Sanremo e Diano, quelli più lontani da Ventimiglia e Albenga. E soltanto per l’allerta rischiamo che le corriere e i treni non ci siano, per rischio di incidenti causati dalla pioggia e dal vento.
Chi prende il treno riscontra ulteriori problemi dovendo andare dalla stazione fino alla classe a piedi sotto la pioggia, rischiando oltretutto di danneggiare il materiale scolastico all’interno degli zaini e delle cartelline.
Stessa cosa quelli che prendono la corriera, dovendo camminare da piazza Dante sino alla classe (l’unica staccata dalle altre sedi, le quali sono in piazza Ulisse Calvi e vicino alla sede del Liceo Amoretti, la Succursale. Questo distanziamento delle classi, oltretutto, è stato causato dal ritardo del compimento dei lavori di ristrutturazione della sede principale del Liceo Artistico, i quali dovevano essere finiti, almeno parzialmente rendendo agibile la struttura, ad inizio settembre, prima dell’inizio del nuovo anno scolastico.), che si trova in via Santa Lucia dalla Società Operaia di Mutuo Soccorso, una stanza messa sotto strada, la quale con la pioggia si allagherà di sicuro, rendendone comunque impossibile l’utilizzo.
Scrivo a nome della mia classe, ma di sicuro non siamo gli unici studenti a riscontrare questi problemi, indipendentemente in quale sede essi vadano.