I giudici del Tar Liguria si sono riservati di decidere ieri, 6 ottobre, a Genova, sul ricorso presentato, tramite l’avvocato Daniele Granara, da 400 sanitari “no vax” in tutta la regione (di cui circa 100 imperiesi), contro le rispettive Asl di appartenenza, volto ad ottenere l’annullamento dei provvedimenti legati all’obbligo della vaccinazione anti Covid.
I giudici, sottolineando l’importanza e la delicatezza dell’argomento, nel luglio scorso avevano concesso ai ricorrenti la possibilità di chiedere la sospensione cautelare in caso di ulteriori provvedimenti delle Asl di appartenenza, rinviando la discussione nel merito a ottobre.
Covid, vaccino: ricorso medici “no vax”, Tar Liguria si riserva
Secondo quanto si legge nel ricorso presentato dall’avvocato Granara, sono tre i principi alla base delle contestazioni: l’incertezza “sui rischi derivanti dall’assunzione del siero” e le “sperimentazioni con tempi troppo brevi per considerarle affidabili”, la “percentuale di fallimenti nel produrre immunità dovuti alle nuove varianti” e “l’illegittimità dell’imposizione ai lavoratori della sanità”.
“L’Italia – si legge le ricorso – ha approvato un singolare e liberticida obbligo vaccinale in capo ai sanitari costretti a sottoporsi a uno dei quattro vaccini autorizzati in Italia senza avere la certezza della loro efficacia e sicurezza”.