Il completamento del raddoppio ferroviario fra Andora e Finale Ligure, l’autostrada Albenga – Carcare – Predosa, il traforo Aromo – Cantarana della Statale 28 e il raddoppio della Statale del Tenda. Questi i principali tempi affrontati questa mattina in comune a Imperia, in occasione del vertice, organizzato dal sindaco Claudio Scajola e incentrato sulle infrastrutture di collegamento fra la Liguria e il Piemonte.
Fra i relatori, il ministro per la Coesione territoriale Mara Carfagna, il presidente ligure Giovanni Toti, quello piemontese Alberto Cirio e ancora il commissario straordinario per il raddoppio ferroviario Andora-Finale Ligure, Ing. Vincenzo Macello, il commissario straordinario del Colle di Tenda, Ing. Nicola Prisco, la responsabile di struttura Anas Liguria, Ing. Barbara Di Franco e il presidente della Provincia di Savona, Pierangelo Olivieri.
Raddoppio ferroviario: si punta a concludere opera per il 2029
Il commissario straordinario per il raddoppio ferroviario Andora-Finale Ligure, Ing. Vincenzo Macello ha spiegato come l’intenzione sia quella di “ultimare la progettazione definitiva entro dicembre e procedere quindi con l’iter autorizzativo per i primi mesi del prossimo anno“. La durata dei lavori, per un valore di un miliardo e 900 milioni, è di due anni e mezzo e l’obbiettivo è quello di riuscire a iniziare con gli espropri nel 2022, per riuscire a concludere il raddoppio nel 2029.
Il presidente savonese Pierangelo Olivieri è intervenuto sul progetto dell’Albenga – Carcare – Predosa, spiegando come l’opera sia fondamentale anche per lo sviluppo dei traffici portuali di Savona e Vado, che necessitano di questa infrastruttura per non rischiare di perdere i traffici commerciali per i quali sono fra l’altro previsti incrementi. Dice Olivieri: “E’ un’opera per tutto il Nord Ovest che rappresenterebbe una risposta alle esigenze attuali dell’intero sistema“.
Barbara Di Franco di Anas ha fotografato la questione relativa al traforo Armo – Cantarana, illustrando il progetto di variante di valico, lunga nove chilometri, che “potrebbe essere divisa in tre lotti con una realizzazione in più fasi, con progetto preliminare già approvato da tutti gli Enti competenti”, ma per ora ne è finanziata la sola progettazione. L’opera consta di otto gallerie e sette viadotti con un impegno economico di 304 milioni di euro e due anni e mezzo di tempo per eseguire i lavori.
Col di Tenda: entro il 2023 la riapertura dopo i danni dell’alluvione
Nicola Prisco, collegato da remoto ha ricordato come il tunnel del Tenda sia un’opera attesa da molti anni, ricordando che consiste nell’allargamento del tunnel esistente e nella realizzazione di un nuovo tunnel. Purtroppo l’ alluvione dell’ottobre dello scorso anno ha ora interrotto la viabilità del Tenda, sconvolgendo le aree di cantiere sia lato Italia, che lato Francia. E ha spiegato: “I lavori per il completamento e riavvio dell’opera consistono nel realizzare un nuovo ponte e riconfigurare gli imbocchi delle gallerie. A settembre è stata effettuata la rinegoziazione con l’impresa e i lavori sono stati riavviati per la parte non interrotta lo scorso primo settembre e si prevede il ripristino della viabilità e l’apertura del nuovo tunnel nel 2023 e i completamento del nuovo tunnel nel 2025. E’ però necessario un maggior finanziamento di 46 milioni, condiviso dalla Cig e da parte francese e al momento è necessario reperire per parte italiana ancora 6 milioni di euro”.
Il presidente ligure Toti ha ringraziato il sindaco di Imperia per aver organizzato l’incontro e tutti i presenti per la loro partecipazione. Sottolinea Toti: “E’ importante e opportuno parlare di coesione territoriale perchè significa fra l’altro dare la possibilità a ognuno di avere le stesse opportunità in qualsiasi punto si nasca. Tra Piemonte e Liguria ci sono quotidianamente 44 mila transiti fra persone, beni e servizi e sono spostamenti che cambiano la vita di tante persone. E questo si collega anche al tema della transizione ecologica di cui si parla oggi. E’ un’occasione che non possiamo sprecare”.
Il presidente piemontese Cirio dice: “Finalmente torniamo a parlare di programmazione. Abbiamo smesso a causa del Covid e questo è il primo momento che riprendiamo finalmente ed è importante anche per la fragilità idrogeologica di queste aree. E’ necessario che al ministero guardino le cartine in rilievo perché ciò che sembra vicino su una cartina piatta, nelle nostre zone assume una valenza diversa, se si notano i rilievi montuosi. Le nostre regioni già lavorano insieme e siamo stati i primi a vaccinare reciprocamente i nostri cittadini. Con Giovanni facciamo anche il calendario scolastico perchè può servire per esempio di prolungare la stagione estiva in Liguria e guadagnare qualche giorno di ponte a carnevale per il Piemonte. Non costa nulla e può portare importanti ricavi. Anche con le misure del Psr lavoriamo insieme. Intel sta valutando interessante investire in Piemonte perché a breve Tav e Terzo Valico si incontreranno in Piemonte e diventeremo un importante incrocio di collegamenti. Ecco perché dovremmo dotare questi territoti di importanti infrastrutture che servono per fare posti di lavoro. Questo è il senso della giornata di oggi”.
Mara Carfagna: “Ci troviamo di fronte a una straordinaria stagione di programmazione e investimenti e i fondi non mancano. Bisogna migliorare la capacità di spesa”
Le conclusioni sono state affidate al ministro Mara Carfagna. Che spiega: “La mia delega riguarda non soltanto il Sud ma anche la Coesione territoriale. I divari economici e sociali nel nostro Paese sono legati alla frattura che divide il Nord dal Sud, ma ci sono tanti divari che riguardano aree interne e aree urbane aree costiere e montane e che necessitano di una strategia coordinata. Coesione territoriale significa mettere in campo azioni e strumenti per sanare le fratture ed eliminare i divari, cancellando la discriminazione per residenza cui ha fatto riferimento il presidente Toti. I fondi non sono stati sempre utilizzati in tempo. E’ necessaria una programmazione attenta e lungimirante. Abbiamo accelerato la firma degli accordi di programma quadro ed eliminato passaggio burocratico. Dal 2022 non ci sarà più la firma ma si andrà direttamente alle opere. Ci troviamo davanti a una straordinaria stagione di programmazione e investimenti e i fondi non mancano, ma bisogna migliorare la capacità delle spesa della Amministrazioni con un cronoprogramma d interventi e semplificazioni burocratiche”.
Conclude il ministro Carfagna: “Ho ascoltato con attenzione tutti gli interventi. Il Piano nazionale di resilienza non finanzia strutture legate ai trasporti su gomma, ma il Governo è consapevole che si tratta di opere strategiche per questi territori e sollecitata dal sindaco Scajola nelle settimane scorse abbiamo già attivato gli uffici ministeriali per trovare nel più breve tempo possibile le coperture finanziarie che mancano e mi farò carico di dare risposte sui tempi di attuazione e realizzazione di queste opere. Lo stesso stiamo facendo per la messa in sicurezza della strada della val Caramagna. Per il raddoppio ferroviario, Rfi ci ha promesso di completare entro fine anno il progetto di fattibilità e questa opera rientrerà nella prima programmazione di investimenti da finanziarie. Siamo al lavoro dietro sollecitazione della regione Liguria per istituire zona logistica speciale a La Spezia che si sommerà a quella di Genova”.
L’intervista al Ministro Mara Carfagna
“Credo che il dopo Covid dovrebbe insegnare a tutti degli strumenti che abbiamo a livello nazionale per garantire la presenza territoriale nel modo migliore possibile. Abbiamo tanti strumenti a disposizione.
Dobbiamo essere tutti impegnati perchè questa straordinaria stagione di programmazione di investimenti possa portare sui territori crescita, sviluppo e nuovi posti di lavoro”.
Arriveranno dei fondi per la Liguria per le aree interne?
“Ci sono già dei fondi, sono 4 aree interne che comprendono diversi comuni interni. Si tratta di zone finanziate con 49 milioni di euro. Sono tutti soldi destinati ad interventi per potenziare servizi di istruzione, sanità, mobilità e anche di sviluppo locale.
Sono risorse fondamentali per questi territori che soffrono un tasso di disoccupazione giovanile enorme , affrontano un rischio di spopolamento preoccupante.
Si tratta di zone in Liguria, ma anche in tutta Italia, che rappresentano l’ossatura del nostro paese. Parliamo di oltre il 60% del territorio nazionale, che necessitano di attenzione e investimenti”.
I problemi sono le tempistiche?
“Si di questo siamo consapevoli. Tra i primi provvedimenti che abbiamo approvato, c’è proprio il dl governance e semplificazioni, che introduce una serie di semplificazioni procedimentali, proprio per accelerare la realizzazione delle opere e in particolare la realizzazione delle infrastrutture.
Si tratta di capire se questo modello può essere esteso anche alla politica ordinaria. Io sono favorevole, perchè ci troviamo davvero in una stagione straordinaria che richiede interventi e modalità di approccio straordinarie”.
C’è un progetto nuovo per il centrodestra?
“Non lo direi in questo incontro, come ha detto il sindaco Scajola questo incontro è stato estremamente operativo , pragmatico.
Per quel che riguarda il centrodestra io come la penso l’ho già detto. Per me il centrodestra vince con una attrazione moderata ed europeista. Penso anche che le ultime elezioni dimostrano la verità di questa cosa”.
Tra le opere di cui si è parlato oggi, quale secondo lei sarà la prima ad essere messa in cantiere?
“Non farei una gara. Sono tutte opere importanti, prioritarie e strategiche. Sono questioni molto complesse, siamo al lavoro al Ministero e faremo in modo tale da rispondere alle esigenze dei territori con puntualità e precisione, sapendo che si tratta di opere strategici per il territorio”.
I fondi ci sono, ma spesso c’è un problema di accessibilità?
“Non è tanto un problema di accessibilità, quanto di programmazione , di capacità anche di spesa. Su questo siamo intervenuti anche per quanto riguarda i fondi del PNRR come ho detto prima con le semplificazioni, ma anche da un punto di vista della gestione dei fondi europei.
Io stessa ho voluto che all’interno fosse inserita una norma che prevede l’addove le amministrazioni locali o nazionali dovessero risultare inadempienti nella spesa, in una logica di inefficienza, scatteranno i poteri sostitutivi per fare in modo che quelle risorse non vadano perse.
Non possiamo più permetterci che le risorse europee vadano sprecate, non è più questa la stagione degli sprechi e delle opere incompiute”.
Parla il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio
“È un segnale concreto. Ritorniamo a programmare, non a guardare i dati del Covid del giorno prima.
Ritorniamo a pensare alle nostre strade, le aziende, le infrastrutture, agli anziani che vivono nelle nostre montagne.
Lo facciamo partendo da Imperia, che è un luogo baricentrico tra la regione Liguria e il Piemonte, perchè le risorse che arrivano dall’Europa dobbiamo spenderle bene. Le risorse si spendono bene , quando servono a dare posti di lavoro”.
Bisogna dare un po’ una accellerata?
“Bisogna dare una accellerata e bisogna anche che da Roma si rendano conto di quanto i nostri territori siano belli ma fragili.
Provocatoriamente ho proposto di donare a Roma le cartine in rilievo. Se uno Guarda una cartina piatta e vede Pieve di Teco e Ormea, non capisce che sono due territori lontani anche se sembrano vicini.
Abbiamo la bellezza del mare, delle montagne, delle colline, ma questa bellezza costa. Allora le risorse dell’Europa portiamole qui nelle nostre regioni“.
Per il traforo Armo-Cantarana sembra sia rimasto un po’ tutto uguale?
“L’incontro a Pieve di Teco è stato un momento importante, perchè abbiamo ricordato a noi stessi che tempo fa qualcuno aveva provato a vedere se si scavava li cosa si trovava. Il tunnel aveva dato esito positivo, il collegamento si potrà realizzare.
L’opera è stata ritirata fuori dai cassetti ed era in attesa di un finanziamento. Oggi con il Pnrr questi finanziamenti possono esserci.
Dobbiamo essere rapidi a non perdere tempo. Non lo stiamo perdendo visto che siamo qua a Imperia.
Appena la morsa del Covid ci ha permesso di non guardare solo ai dati del contagio, ma di ritornare a guardare in prospettiva, siamo qua operativi per lavorare insieme. Piemonte, Liguria e anche Governo centrale“.
Claudio Scajola – Sindaco di Imperia
“Abbiamo messo insieme il Governo, attraverso il Ministro Carfagna che ha la coesione territoriale. Un settore che ha risorse e competenze in base alle norme , che danno competenza a quel Ministero per i territori del nord che hanno bisogno di coesione.
Liguria e Piemonte hanno bisogno di coesione per un discorso storico, che nei decenni passati aveva portato a fare infrastrutture, ma ormai da troppo tempo o sono vetuste o mancano.
Mettendo insieme le due regioni, con il Ministro competente abbiamo prodotto un elenco di relazioni sui temi più importanti.
Credo che ci possa essere la necessaria condivisione per fare il lavoro e proseguire su questa strada”.
Il fatto che l’incontro sia stato organizzato a Imperia cosa significa?
“Singifica che chi ha qualcosa da dire o da fare, lo faccia. Di fronte a troppi silenzi, tempi persi, troppe chiacchere e selfie, forse c’era bisogno anche di dare un po’ di concretezza.
Quindi fare il punto con le relazioni di questi progetti, mettendo insieme coloro che devono ascoltare, ovvero il Governo, le regioni e le inseriscano fra le priorità.
Ci sono state già oggi delle risposte da parte del Ministro e ce ne saranno delle altre da seguire.
Questi temi devono essere messi nelle priorità dell’agenda del Pimeonte e della Liguria, lavorandoci insieme“.
Si è parlato dell’aurelia bis che è stata progettata nel 70 e non è ancora finita. Le tempistiche non sono fondamentali?
“Per la verità sull’aurelia bis di Sanremo manca la parte di progettazione per cui non è stata finanziata.
Imperia la aveva ed è quindi stata inserita nelle priorità delle opere strategiche ritenute dal Governo con la nomina di un Commissario.
Questi problemi vanno seguiti, seguiti in Parlamento , nel Governo, attraverso le regioni. I temi vanno seguiti con passione per risorverli
Oggi, probabilmente, si avvierà la possibile, auspicabile programmazione progettazione dell’Aurelia Bis tra Sanremo e Ventimiglia , in modo che nel tempo si possano chiedere i finanziamenti.
Non si possono chiedere prima i finanziamenti se non c’è una visione e una progettualità.
Dobbiamo sveltire, svegliare tutte le amministrazioni locali, perchè progettino e individuino le linee del futuro. I soldi se si cercano si trovano”.
Giovanni Toti – presidente regione Liguria
“Ci sono opere gigantesche, ci sono opere considerate minori ma importantissimi per il territorio. Credo che momenti come questo siano molto importanti.
Sulla Liguria ci sono già investimenti importantissimi, basti pensare al Terzo Valico, il raddoppio ferroviario Finale Andora, aspettiamo notizie con ansia della Gronda.
Ben venga questo momento di programmazione. Ci auguriamo che il Governo stanzi i fondi , che le agenzie governative che devono finanziare le opere lo facciano. Monitoriamo e guardiamo con grande attenzione e speriamo sia la volta buona.”
Lei ha detto è meglio fare che non fare per la politica dell’ambiente?
“L’ambiente è stato penosamente interpretato da certi ambientalisti anche in questa regione come il non fare , il non costruire, il non arginare, il non moltiplicare strade e ferrovie.
Credo che sia un qualcosa di profondamente sbagliato. Da difese costiere, arginature, nuove strade, nuove ferrovie e nuovi parcheggi. Tutto questo tutela l’ambiente e la sicurezza dei cittadini”.
Per quel che riguarda l’aurelia, la Liguria è un po’ ai margini dell’Italia, la zona ventimigliese è ai margini della Liguria?
“Per l‘Aurelia c’è una attenzione particolare ovunque, da Spezia a Ventimiglia. Abbiamo numerosi tratti di variante aurelia che sono già progettati e in corso di realizzazione.
Per un solo lotto del tratto spezzino abbiamo atteso tre anni per la riassegnazione di un cantiere. C’è da riprogrammare un pezzo di aurelia nello svincolo di Albisola che è bloccato.
C’è finalmente da dare coerenza a tutta l’arelia bis del ponente, che per noi è molto importante anche per via del nuovo ospedale unico di Taggia.
Mi auguro che il sistema dei commissari nominati dal Governo, che è un po’ spezzettato e mi auguro che finalmente Anas diventi strumento efficiente di realizzazione di queste cose.
Noi possiamo e faremo fino in fondo la nostra perte”.
Serve un modello Genova per sveltire le pratiche?
“I commissari sono stati inseriti e qualche semplificazione è stata messa. Io credo che un po’ meno timidezza da questo punto di vista aiuterebbe tutti. Mi auguro anche che la struttura di Anas abbia al più presto un vertice che ancora non è arrivato”.
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Traforo Armo-Cantarana: clicca qui per scaricare il progetto
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Raddoppio ferrovia Finale – Andora: clicca qui per scaricare il progetto