23 Novembre 2024 10:02

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23 Novembre 2024 10:02

TEATRO LO SPAZIO VUOTO. “CONNESSIONI INTERIORI” IL LABORATORIO DI SARA BERTELA’ SU CECHOV

In breve: Livia Carli e Gianni Oliveri, infaticabili animatori de Lo Spazio Vuoto, concluderanno la stagione 2014 del teatro con l’interessante laboratorio ‘Connessioni interiori’, che sarà condotto dall’attrice Sara Bertelà.

10 Bertelà 12 aprile

Imperia. Livia Carli e Gianni Oliveri, infaticabili animatori de Lo Spazio Vuoto, concluderanno la stagione 2014 del teatro con l’interessante laboratorio ‘Connessioni interiori’, che sarà condotto dall’attrice Sara Bertelà.

Il laboratorio didattico verterà su “Il Giardino dei Ciliegi” di Anton Cechov e si volgerà nei giorni 11, 12 e 13 luglio con i seguenti orari: venerdì 11 dalle 18 alle 21; sabato e domenica dalle 11 alle 17 (con 30 minuti di pausa) per un totale di 14 ore. L’attrice assegnerà a ciascuno, a seconda dell’età, una parte da imparare a memoria su cui lavorare e sarà quindi preferibile leggere tutto il testo

L’invito di Sara Bertelà: ‘Nel mio agire sul palcoscenico cerco di restare sempre in contatto con l’anima. “L’anima laica”, intendo, la nostra parte più intima, dove si depositano le esperienze e le emozioni. Amo una recitazione minimale, asciutta, priva di sovraccarico esteriore, sempre tesa verso l’intimità del gesto drammatico, sempre in contatto con i mutamenti interiori dell’esecutore. Potente nel risultato emozionale, ma priva di prototipi espressivi, di citazioni estetiche, di istrionismi e di scelte aprioristiche. Ogni volta che affronto un nuovo lavoro e potrei dire in ogni momento del mio acting, cerco di non perdere di vista il punto di coincidenza tra l’interiorità e le parole del testo, la storia che si racconta. La mia ricerca ha constatato la necessità di lavorare partendo dal respiro, da uno stato di profondo rilassamento coniugato a una totale concentrazione. E’ la ricerca di “una tecnica delle emozioni”. Vorrei lavorare su “Il Giardino dei Ciliegi” di Anton Cechov perché nessuno meglio del Maestro dei nostri contemporanei sa coniugare in modo più efficace la vita e il linguaggio teatrale. Sarà bello trovare insieme la relazione tra questi personaggi, cercare le connessioni con ognuno di noi, il senso della perdita, l’amore della famiglia, la paura del futuro, il senso del vuoto, il ritorno, la vigliaccheria, l’egoismo. Scoprire la tessitura emotiva della storia. Provare ad affrontarne alcuni momenti. La vita scorre nelle parole di Cechov con tutta la forza dei valori assoluti nel passaggio quotidiano. Il filo rosso è il desiderio di stare bene al mondo con noi stessi e con gli altri, la necessità di un luogo in cui “trovarsi”, identificarsi, vivere. E questo credo sia un tema contemporaneo che ci accomuna tutti. E il materiale adatto al mio intento. Sarebbe opportuno che i partecipanti leggessero tutto il testo. Appena saprò la formazione del gruppo, vi farò sapere anche le parti da sapere a memoria. Se qualcuno dei partecipanti conosce la musica, canta o suona uno strumento, sarebbe importante per me saperlo. Vi aspetto’.

 

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