Arbitro imperiese aggredito a pugni a fine partita finisce in ospedale. È successo ieri, domenica 10 ottobre, dopo il match Quiliano – Campese, valido per il campionato di Prima Categoria, finito 3-3, che si è disputato allo stadio “Picasso” di Quiliano.
Protagonista, suo malgrado, il 20enne Mehmet Akif Kartal, arbitro della Sezione Aia di Imperia.
Calcio, Prima categoria: arbitro imperiese 20enne preso a pugni dopo la partita a Quiliano
Secondo quanto ricostruito, l’aggressione sarebbe avvenuta a fine partita. Due tesserati del Quiliano avrebbero colpito Mehmet Akif Karta, uno con un pugno sul viso e l’altro con una bandierina sulla testa, contestando i sei minuti di recupero concessi dal giovane arbitro che hanno dato la possibilità alla squadra ospite di pareggiare a 20 secondi dal fischio finale.
Sul posto sono intervenuti i Carabinieri. Il 20enne è stato trasportato al pronto soccorso dell’Ospedale San Paolo di Savona, dove ha avuto una prognosi di 6 giorni.
“Mehmet Akif Kartal – dichiara a ImperiaPost il presidente della sezione Aia di Imperia Alessandro Savioli – vive a Imperia, studia Economia alla Bicocca di Milano ed è arbitro da 5 anni. Ovviamente l’accaduto l’ha scosso, ma è determinato a far capire che non bisogna restare fermi davanti a vili gesti come questi e, nonostante, tutto, non vede l’ora di riprendere attività. Siamo decisi a far giustizia in tutte le sedi per allontanare questi individui che nulla hanno a che fare con sport.
Kartal è stato chiamato dal presidente nazionale di AIA Alfredo Trentalange – continua Savioli – Ringraziamo tutta la federazione ed in particolare il Presidente Comitato ligure della Lega Nazionale Dilettanti Giulio Ivaldi per la solidarietà”.
“In merito ai fatti di ieri durante la partita Quiliano&Valleggia-Campese – recita una nota della società Quilliano&Valleggia – la società condanna fermamente l’episodio accaduto nei confronti dell’ufficiale di gara, oltre a rinnovargli pubblicamente le scuse già fatte ieri, e comunica che sono stati adottati i provvedimenti disciplinari del caso.
Quiliano&Valleggia tiene a precisare che da sempre il fair play, l’inclusione e l’educazione rispecchiano la filosofia della società a partire dal settore giovanile, dove questi sono i pilastri fondamentali sui cui appoggia tutto il nostro sistema educativo fino ad arrivare alle prime squadre, e un caso isolato, seppur ingiustificabile, non può scalfire la condotta che da sempre contraddistingue tutti i tesserati e i valori sociali da sempre perseguiti”.